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Giustizia, a Latina il Giudice di Pace è al collasso

tribunale latina

Nota del sindacato che denuncia una situazione insostenibile anche per l'ordinaria amministrazione

La Funzione Pubblica della CGIL ha scritto una nota indirizzata al presidente del Tribunale di Latina  dopo che il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati aveva evidenziato “l’ormai insostenibile situazione di crisi in cui versa la Cancelleria Civile dell’Ufficio del Giudice di Pace, non più in grado di assolvere ai più elementari incombenti burocratici" . Scrive il sindacato: "Nella nota si leggeva  che l’attività di supporto alla giurisdizione è ormai inesistente e paralizza, di fatto, il funzionamento del Presidio, ormai fuori controllo". 
A fondamento di tale affermazioni si citava si rappresentava “il disagio vissuto da una giovane Collega romana, in occasione di un accesso compiuto al predetto, nella giornata di lunedì scorso per consultare alcuni fascicoli”.
Il legale che proveniva dalla capitale non sarebbe riuscita a consultare i fascicoli “in quanto erano tutti indistintamente fuori posto”. Lo sfortunato legale non avrebbe avuto migliore sorte nel ritiro delle copie richieste, in quanto nel
velinario le copie non erano presenti: anzi rilevava che l’ordine alfabetico delle copie pronte non era rispettato.
Secondo il Presidente del Consiglio dell’Ordine “I Giudici per favorire una produttività che la struttura burocratica non è, come visto, in grado di assicurare, stanno fissando la trattazione di moltissime controversie da remoto, ma tale iniziativa rischia di non apportare alcuna utilità, tutt’altro, atteso che le relative comunicazioni arrivano in ritardo facendo saltare le disposte udienze…il tutto nel caos più assoluto”.
La chiosa finale è che “E’ veramente mortificante che a Latina, nel terzo millennio, non si è ancora in grado di sistemare in ordine alfabetico gli atti giudiziari…a dispetto del PNRR, dell’Europa…”.
E’ doveroso evidenziare, in nome e per conto dei Lavoratori le vere cause che ostano al buon funzionamento di un Presidio di giustizia di prossimità: 

- nelle classifiche delle istituzioni internazionali più accreditate sul funzionamento della giustizia il nostro paese, se ben ricordiamo, è fanalino di coda dell’Europa e si vede sopravanzare da una porzione ampia dell’Africa (a proposito di terzo mondo);

- è anacronistico che nel 2022 gli Uffici del Giudice di Pace siano esclusi dal PCT (Processo civile telematico: confidiamo nei tre miliardi di euro circa del PNRR destinati alla Giustizia per abbandonare le pandette al Giudice di Pace;
- è grave che la pianta organica del Giudice di Pace di Latina sia scoperta per la metà: le colpe, se di colpe si vuol parlare, sono dell’Amministrazione centrale;
- è una realtà che la Corte di Appello di Roma e la Presidenza del Tribunale di Latina non abbiano ancora applicato le figure professionali (almeno n. 2 cancellieri esperti) necessarie, a nostro parere, a consentire al Giudice di Pace di Latina di poter fronteggiare la enorme mole di lavoro che su di esso grava.
Sarebbe semplice ribattere, nel merito, agli addebiti che il Consiglio dell’Ordine, con toni vibranti, riversa sull’anello più debole della catena giudiziaria:
- i Lavoratori, ci riferiscono che conoscono l’ordine alfabetico e più volte al giorno sistemano quello che utenti frettolosi mettono in disordine;
- i Lavoratori non hanno arretrato nel discarico udienze;
- i Lavoratori fanno attendere 50 minuti l’utenza in fila perché sono impegnati a smaltire la fila;
- i Lavoratori tengono in ordine – per quanto umanamente possibile - i fascicoli;
- i Lavoratori non hanno alcun arretrato nelle comunicazioni dei provvedimenti emessi dai
magistrati;
- le udienze da remoto non favoriscono gli avvocati, ma neanche la cancelleria: anche un neofita delle aule giudiziarie sa bene che le udienze da remoto aggravano le cancellerie per le centinaia di notifiche che debbono precedere e seguire l’udienza cartolare.
Elevare i toni con addebiti generici (quali fascicoli erano in disordine, quali copie non erano pronte, quali udienze non erano scaricate, le udienze da remoto a chi giovano) non porta risultati positivi ed anzi accentua lo scoramento dei Lavoratori esposti mediaticamente, sul sito del Consiglio dell’Ordine, a commenti facilmente immaginabili ma assolutamente immeritati.
Ci attendiamo che il Capo dell’Ufficio ponga in essere ogni azione a tutela dell’immagine dell’Ufficio e dei Lavoratori che in esso operano. Più concretamente occorre rafforzare l’organico del Giudice di Pace e, nelle more dell’intervento ministeriale, attivare la procedura di mobilità endodistrettuale per al almeno n. 2 cancellieri esperti.
Questa è la strada praticabile e doverosa, a nostro parere, per dare risposte ai cittadini che si attendono soluzioni alla loro domanda di giustizia e non contrapposizioni inutili.
Chiediamo a codesta Presidenza se risponda al vero che due unità lavorative del Tribunale (un cancelliere esperto ed un assiste) siano state inviate in missione presso il Giudice di Pace ad indagare sull’accaduto ed in particolare chiediamo chiarimenti sui seguenti aspetti:
- i predetti impiegati sono stati applicati con decreto del Presidente della Corte di Appello al Giudice di Pace di Latina: cosa potrebbe accader in caso d’incidente in itinere in assenza di formale provvedimento di applicazione?

1 anno fa
Autore
Luciano Razzano

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