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Gli Usa inviano 400 milioni di dollari a Zelenski

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Biden manda aiuti militari a sostegno dell'Ucraina. Scholz: 'La Russia non vincerà mai'. L'Inghilterra denuncia: 'Droni iraniani per Putin'

Gli Stati Uniti hanno deciso un nuovo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina per 400 milioni di dollari. "L'Ucraina non si farà spaventare dagli attacchi inumani e codardi dei terroristi russi criminali di guerra", ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymir Zelensky, ringraziando il presidente Joe Biden e il popolo americano per il nuovi aiuti.

Un comunicato del segretario di Stato Antony Blinken spiega che il pacchetto comprende "munizioni d'artiglieria, mezzi d'artiglieria di precisione e veicoli tattici". Il Pentagono fa sapere che sono comprese munizioni per sistemi antiaerei Nasam, i lancia missili multipli Himars, e armi leggere. Vengono inoltre mandati cannoni con visori termici intesi per contrastare i droni e 200 generatori per aiutare l'Ucraina ad affrontare i blackout causati dagli attacchi russi alle infrastrutture energetiche.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha condannato i bombardamenti russi contro le infrastrutture civili in Ucraina, sostenendo che sembrano non esserci più possibilità che Vladimir Putin vinca sul campo di battaglia. "Questi bombardamenti terroristici contro la popolazione civile devono cessare e immediatamente", ha detto dopo un incontro con il presidente cipriota Nikos Anastasiadis a Berlino, denunciando come il presidente russo stia dando prova ancora una volta della spietatezza con cui sta portando avanti questa guerra: "Una guerra che non può più vincere sul campo di battaglia, questo sembra chiaro".

La Russia ha usato droni di fabbricazione iraniana per colpire le strutture mediche in Ucraina. Lo sostiene il ministero della Difesa britannico, secondo cui Mosca sta finendo i missili a disposizione. In un aggiornamento della situazione, l'intelligence scrive che la campagna con i droni è stata probabilmente concepita per "compensare la carenza di missili da crociera", ma l'approccio ha avuto un "successo limitato" perché la maggior parte è stata abbattuta.

Il rapporto afferma che la Russia ha "probabilmente quasi esaurito" le sue scorte di droni, ma Mosca può probabilmente procurarsi droni dall'estero più rapidamente di quanto possa produrre nuovi missili da crociera a livello nazionale.

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

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