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Adesso alla buvette si mangia a km0 dai contadini

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Per la prima volta la spesa dal contadino a chilometri zero conquista anche i servizi di ristorazione della Camera dei deputati

Per la prima volta la spesa dal contadino a chilometri zero conquista anche i servizi di ristorazione della Camera dei deputati dove a Palazzo Montecitorio è stata avviata, in forma sperimentale, una nuova gestione dei servizi di ristorazione grazie al supporto della Fondazione Campagna Amica che ha sostenuto gli accordi con gli operatori economici del territorio che consentono una piena valorizzazione delle produzioni locali e della impresa piccola e media.

Una svolta a tavola nel segno della sostenibilità, stagionalità e delle produzioni locali che a partire da lunedì 27 marzo 2023 avvicina le Istituzioni ai cittadini che hanno dimostrato un crescente interesse per l’acquisto di prodotti alimentari direttamente dagli agricoltori. Quasi sei italiani su dieci (59%) hanno fatto la spesa dal contadino in frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori di Campagna Amica per acquistare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori, secondo l’analisi Coldiretti/Divulga.

La Camera acquisterà, in misura prevalente, i prodotti necessari per lo svolgimento del servizio, privilegiando prodotti a chilometri zero seguendo il calendario della stagionalità. L’offerta presso la buvette ed i ristoranti sarà definita sulla base di nuovi criteri, volti a garantire un miglioramento della qualità dei servizi e un deciso rafforzamento della relativa sostenibilità senza oneri aggiuntivi. Gli accordi riguardano un’ampia gamma di categorie merceologiche e potranno in futuro essere estesi ad ulteriori categorie di prodotti e di fornitori.

Con la spesa dal contadino si valorizzano infatti prodotti locali del territorio messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto della stagionalità dei prodotti in alternativa ai cibi che devono percorrere lunghe distanze. Gli effetti positivi si fanno sentire anche sugli sprechi che vengono ridotti per la maggiore freschezza della frutta e verdura in vendita che dura di più non dovendo rimanere per tanto tempo in viaggio. Oltre a ciò in questo modo si possono salvare specialità del passato a rischio di estinzione che sono state salvate grazie all’importante azione di recupero degli agricoltori e che non trovano spazi nei normali canali di vendita dove prevalgono rigidi criteri dettati dalla necessità di standardizzazione e di grandi quantità offerte.

L’Italia ha conquistato in pochi anni la leadership mondiale nei mercati contadini davanti agli Usa e Francia con la più vasta rete di vendita diretta degli agricoltori organizzata con proprio marchio del mondo grazie alla Fondazione Campagna Amica che è l’unica rete organizzata di distribuzione di cibo locale presente in Italia e ha promosso la “World Farmers Market Coalition” della quale fanno parte realtà di diversi Paesi come Ghana, Georgia, Norvegia, Danimarca, Canada e Stati Uniti.

Sono circa 15.000 gli agricoltori coinvolti nelle fattorie e nei circa 1.200 farmers market di Campagna Amica organizzati da nord a sud del Paese dove si promuove l’educazione alimentare e la consapevolezza dei consumatori nella scelta dei prodotti diffondendo la conoscenza dei territori. Nei mercati e nelle fattorie di Campagna Amica si trovano prodotti locali del territorio, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo.

“Acquistare prodotti a chilometri zero è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “si tratta di una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini con la crescita dei mercati contadini che in Italia che sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà”. 

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Giada Giacomelli

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