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La Germania pronta a reagire sul gas

Il Bonus per aumentare il risparmio energetico

Il governo tedesco si appresta a passare nei prossimi giorni alla seconda fase del suo piano di emergenza nazionale sul gas, quella di 'allarme'

Il governo tedesco si appresta a passare nei prossimi giorni alla seconda fase del suo piano di emergenza nazionale sul gas, quella di 'allarme'. Il sottosegretario all'Economia Patrick Graichen ha informato ieri dei piani l'industria dell'energia, secondo quanto anticipato dal quotidiano 'Die Welt', citando fonti del settore. La notizia è stata confermata questa sera alla Dpa da fonti dell'industria dell'energia. Graichen avrebbe fatto l'annuncio ai 55 membri del consiglio dell'Associazione federale delle industrie dell'energia e dell'acqua (BDEW).

La fase di allarme potrebbe rendere il gas naturale significativamente più caro per tutti i consumatori, con effetto immediato. Secondo il quotidiano l'allarme verrebbe dichiarato entro 5-10 giorni. Nessuna dichiarazione sui tempi in cui potrebbe essere dichiarata la nuova fase è arrivata invece dal ministero dell'Economia.

"Le norme e le specifiche legali si applicano alle fasi del piano di emergenza del gas. Decidiamo in base a queste linee guida e non speculiamo su di esse. Le decisioni vengono prese in ogni caso in base alla situazione attuale", ha affermato una portavoce, precisando che la sicurezza dell'approvvigionamento continua ad essere garantita anche se la situazione è seria.

Il piano di emergenza del gas in Germania regola le procedure da seguire se l'offerta si deteriora in modo significativo o sembra destinata a farlo. Si compone di tre passaggi, il primo dei quali consiste in un avvertimento preventivo, fatto a fine marzo. La seconda fase sarebbe la fase di allarme, che si verifica se l'approvvigionamento di gas viene interrotto o se vi è una domanda eccezionalmente elevata di gas che porta a un "deterioramento significativo della situazione dell'approvvigionamento".

Tuttavia, in questa fase, il mercato è ancora considerato in grado di far fronte all'interruzione o al picco della domanda senza ulteriori interventi. Dopo il livello di allarme, arriva il livello di emergenza, con l'intervento statale necessario per garantire forniture ai "clienti tutelati" come ad esempio i privati.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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