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Mancini sente profumo di Inghilterra ma non d'Italia

Il CT dell'Italia Campione d'Europa Roberto Mancini

Mentre è prossimo il match contro gli inglesi per le qualificazioni a Euro 24 il tecnico della Nazionale passa in rassegna il momento delle squadre italiane in coppa

"No, non si può parlare di rinascita del calcio italiano, al massimo dei club di Serie A. Ci fossero 50/60 giocatori italiani sarebbe diverso, magari anche la metà, ma così no". Così il ct dell'Italia Roberto Mancini, in conferenza stampa dal raduno azzurro a Coverciano, in merito agli ottimi risultati delle squadre italiane nelle coppe europee, con 6 squadre qualificate ai quarti di finale.

 

"Ormai è diventato un classico Italia-Inghilterra, un po' come Italia-Germania. Loro credo siano da diverso tempo una grande nazionale, piena di giocatori di talento, di forza e di tecnica. Sarà una gara dura come lo sono state tutte le altre. Loro hanno più scelta di noi per tanti motivi, ma a Napoli vogliamo disputare una bella partita, giocare bene e iniziare bene queste qualificazioni. Però loro sono forti". "Retegui lo seguivamo da tempo, ha qualità ed è un ragazzo giovane. Non pensavamo dicesse di sì, abbiamo un po' tergiversato e invece ha detto subito sì. La speranza è che possa essere importante, è un ragazzo sveglio e giovane". 

"Prima Pafundi, poi tutto il resto: questa è la mia idea quando scrivo la lista. Ha qualità incredibili, è un ragazzo che ha compiuto adesso 17 anni e la speranza è che possa giocare in Serie A e poi essere un calciatore della Nazionale per i prossimi 20 anni. Crediamo molto in lui". Così il ct dell'Italia Roberto Mancini in merito alla convocazione dell'attaccante dell'Udinese Simone Pafundi.

"Ne ho già parlato coi ragazzi, per noi sarà importante ricordarlo. Come se fosse qui con noi. Lui aveva i suoi spazi e non è semplice per noi, dobbiamo provare a fare bene anche per lui". Lo dice il ct della Nazionale italiana Roberto Mancini ricordando Gianluca Vialli, ex capo delegazione azzurra, scomparso lo scorso 6 gennaio.

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

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