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L'Onu sconvolto dalla guerra in Ucraina

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La testimonianza diretta dell'l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi

"Sono rimasto sconvolto dal livello di distruzione che ho visto, in conseguenza dei bombardamenti e dei lanci di missili russi". Lo ha detto l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, al termine di una visita di sei giorni in Ucraina. "Infrastrutture civili come centrali elettriche, reti idriche, asili e condomini sono stati danneggiati o distrutti. Civili, compresi bambini e anziani, sono stati uccisi o costretti alla fuga dalle loro case, le loro vite sono state sconvolte da questi attacchi insensati", ha detto ancora Grandi, secondo un comunicato dell'Unhcr.

Nella sua terza visita in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, Grandi ha viaggiato nel sud e nell’est del paese, ha visto la distruzione e la devastazione, e ha incontrato sette capi delle amministrazioni delle Oblast, diversi sindaci e molti civili colpiti dalla guerra a Odessa, Mykolaiv, Zaporizhzhia, Dnipro, Kharkiv e Kiev È stato anche ricevuto dal presidente Zelenskyy, dal vice primo ministro Oleksandr Kubrakov e dal ministro degli esteri Dmytro Kuleba.

Grandi ha anche visto funzionari e cittadini ucraini riparare e ricostruire le infrastrutture danneggiate. "Gli edifici sono stati distrutti, ma lo spirito del popolo ucraino è intatto" -ha affermato - "La loro forza e resilienza è di grande ispirazione. Sta a tutti noi, alla comunità internazionale, sostenerlo nella strada verso la ripresa. Faccio appello agli stati, alle istituzioni finanziarie internazionali e a tutti, perché contribuiscano a questo compito, e lo facciano in fretta".

Grazie alla sua rete di partner ucraini (specialmente Ong locali e organizzazioni comunitarie) e sotto la guida e la leadership del governo ucraino, l’Unhcr ha incrementato in modo sostanziale la sua risposta nel paese dal febbraio dell’anno scorso, come parte della risposta inter-agenzia sotto il coordinamento umanitario delle Nazioni Unite.

La risposta comprende l’ampliamento delle operazioni a est e a sud in zone difficili da raggiungere e aree nuovamente accessibili, per la consegna di denaro contante e assistenza ai civili colpiti, kit di riparazione di emergenza, a coloro a cui sono state danneggiate le abitazioni, riparazioni degli alloggi e supporto legale e psicologico a chi soffre per i traumi provocati dalla guerra. Fin dall’inizio dell’invasione , più di 4,2 milioni di Ucraini hanno ricevuto il sostegno dell’Unhcr attraverso questi e altri servizi di assistenza. L’Unhcr ha anche contribuito alla rete governativa di ‘punti di invincibilità’: rifugi pubblici equipaggiati con generatori, riscaldamento e Wi-Fi, in modo che le persone possano ripararsi dalle temperature gelide dell’inverno, ricaricare le batterie e avere luce e connessione per lavorare e studiare.

Per facilitare il coordinamento, il Ministero delle Comunità, dei territori e dello sviluppo delle infrastrutture, insieme all’Unhcr, ha lanciato “Ukraine is home”, una piattaforma digitale che faccia incontrare domanda e offerta di assistenza, per la ricostruzione e la riparazione delle case. L’obiettivo è fornire un sistema trasparente ed efficiente che consenta a tutti i partner umanitari e del settore privato per la ricostruzione e lo sviluppo di mettere insieme fondi e fornire supporto materiale alla popolazione, compresi i rifugiati e gli sfollati interni, per riparare le case danneggiate e potervi fare ritorno.

Vista la necessità di tutto questo, Grandi ha anche affermato che l’emergenza umanitaria resta grave, soprattutto nelle regioni dove ci sono i combattimenti. I fondi umanitari devono perciò essere aumentati e mantenuti. Questo è cruciale per stabilizzare la popolazione e consentire alle persone colpite dalla guerra di contribuire alla ripresa del paese e della sua economia. Sottolineando che gli appelli delle Nazioni Unite per i l’Ucraina e i suoi rifugiati verranno lanciati a Ginevra il 15 febbraio, Grandi ha aggiunto: “I donatori (governi, imprese e privati cittadini) sono stati incredibilmente generosi nel corso dell’ultimo anno. Questo impegno deve continuare se dobbiamo fornire alle persone il sostegno di cui hanno urgentemente bisogno oggi e nell’anno appena iniziato. Spero che tutti i nostri donatori continuino a rendere possibile la risposta a questi bisogni umanitari”.

Grandi ha confermato anche che l’Unhcr vuole collaborare con il Ministero degli affari esteri e altri partner per la costruzione di una infrastruttura consolare ucraina che possa proteggere e assistere meglio gli ucraini che si trovano all’estero, compresi coloro che intendono tornare a casa.

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Autore
Claudio Mascagni

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