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Addio a Pelè, campione di una rovesciata epica

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Si è spento a 82 anni il grande calciatore con cui il Brasile vinse tre Mondiali, ma lo ricordiamo anche per un'acrobazia da cineteca

Disegnavo splendide acrobazie nel cielo e con rovesciate volanti segnavo dei gol meravigliosi. Peccato che fossero solo sogni, anche se mi ostinavo sulla spiaggia a provare il gol più fantastico che avessi mai visto. Pelè si arrampicava in cielo con le gambe e spalle alla porta spediva la palla in rete. Era l'estate del 1981, quello era 'Fuga per la vittoria' e non era una partita di calcio. Cioè, sì, lo era, ma era un film di John Huston. Lo davano al Giacomini, a Latina. E quel campione lì, fissato sul grande schermo, era Pelè. Per limiti anagrafici non lo avevo mai visto giocare, e un po' mi dispiaceva perché dai racconti di mio padre e di qualche ragazzo più grande si fantasticava di quel genio brasiliano che non divideva i tifosi ma li univa. E certo che li univa, pensavo, un gol del genere è patrimonio universale, soltanto i tedeschi, immaginari avversari di quella pellicola, avrebbero potuto odiarlo. E poi andavi a sbirciare gli almanacchi del calcio, dove la fantasia non era replicabile in celluloide: il Brasile che tutti narravano come la patria del calcio aveva vinto i Mondiali soltanto con quel Pelè in campo, 1958, 1962 e 1970. Preistoria per me. Forse uno dei gol più belli che abbia mai visto fu proprio di Pelè, stavolta era vero però: era la finale a Stoccolma contro la Svezia, al Mondiale del '58, Pelè prima di concludere in gol aveva uccellato un paio di difensori come si fa solo forse con la playstation. Sì, certo, poi c'è stato Maradona, e poi Messi, forse non un caso tutti numeri 10, forse non per caso tutti figli del SudAmerica. Pelè o Maradona? Che dualismo stolto. Non c'è storia, nel senso che ognuno è figlio della sua epoca e i paragoni a volte stonano come chi li canta a forza. 

Ciao, Pelè, grande eroe a bianco e nero, epico a colori in una rovesciata che nell'immaginario collettivo significa libertà. 

 

1 anno fa
Autore
Gian Luca Campagna

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