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Le armi nucleari in Bielorussia sono un bluff di Putin?

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La Casa Bianca non ha indicazioni che la Russia abbia trasferito armi nucleari tattiche in Bielorussia

La Casa Bianca non ha indicazioni che la Russia abbia trasferito armi nucleari tattiche in Bielorussia, secondo l'annuncio fatto ieri da Vladimir Putin. Parlando alla Cbs, il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha detto: "Stiamo osservando e guardando come va a finire. Non abbiamo alcuna indicazione che abbia spostato le armi".

Il dispiegamento in Bielorussia di "armi nucleari russe significherebbe un'escalation irresponsabile e una minaccia alla sicurezza europea. La Bielorussia può ancora fermarlo, è una loro scelta". Lo scrive l'Alto rappresentante per la politica estera europea, Josep Borrell, annunciando che "l'Ue è pronta a rispondere con ulteriori sanzioni". 

La Polonia ha condannato il dispiegamento di armi nucleari in Bielorussia annunciato dal presidente russo Vladimir Putin. "Condanniamo questa intensificazione della minaccia alla pace in Europa e nel mondo", ha detto un portavoce del ministero degli Esteri a Varsavia, secondo l'agenzia di stampa polacca Pap.

"L’annuncio della Russia di voler dispiegare armi nucleari tattiche in Bielorussia credo sia una minaccia per intimorire l’avversario". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenendo alla presentazione del libro 'Il mondo sospeso' di Giuseppe Sarcina a 'Libri Come' a Roma. "Gli esperti del Pentagono hanno detto che non c’è un segnale di arrivo di armi diverse in Bielorussia", quindi "al momento credo sia una minaccia che fa parte del gioco triste della guerra di mettere paura all’avversario", sottolinea il ministro, citando l'antica pratica bellica "del canglore: si battevano le spade sugli scudi per intimorire l’avversario". Questo “secondo me è un battere la spada da parte di Putin per intimorire”, osserva Tajani."Mi auguro sia cosi - aggiunge - per adesso i segnali vanno in questa direzione".

Ad ogni modo, avverte il titolare della Farnesina, "la minaccia non va mai sottovalutata, il rischio c’è sempre, il rischio che qualcuno commetta un errore perché siamo sempre sul filo del rasoio e basta un errore per fare precipitare tutto".

Tajani ha poi ribadito la sua preoccupazione per un altro fronte caldo del conflitto, la centrale nucleare di Zaporizhzhia. "Vedo una situazione molto rischiosa", sottolinea, ricordando la sua proposta in sede Onu perché uno dei tavoli dal quale iniziare concretamente a discutere tra russi e ucraini sia quello della centrale di Zaporizhzhia, creando "una free zone attorno alla centrale per impedire che, anche non volendo, un missile o una granata possano colpire la centrale” il che vorrebbe “dire avere una cosa tipo Chernobyl". Quello, osserva infine il ministro, "è un fronte dal quale si può iniziare a trovare un canale di dialogo perché non ne vedo altri".

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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