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La politica dei piccoli passi porta 1 punto

di francesco sorriso.jpeg

A Torino il Frosinone strappa lo 0-0, quarto pareggio di fila. Agganciata l'Udinese, intanto Lecce, Empoli, Verona (e Cagliari) corrono

La politica dei piccoli passi dà i suoi frutti. In attesa di tempi migliori. Finisce 0-0 a Torino, col Frosinone che strappa il suo quarto risultato utile consecutivo, fatto di passettini verso la salvezza. Quattro match, quattro pareggi, quattro punti. Con la salvezza sempre a un tiro di sguardo. DiFra s’accontenta, preferisce prendere meno applausi ed essere più stratega, sa bene che la salvezza la deve costruire in tre incontri chiave, quelli salvezza: venerdì nel fortino dello Stirpe contro la retrocessa Salernitana e poi i due match vietati ai deboli di cuore, quello di Empoli e l’ultimo, in Ciociaria, contro l’Udinese. Già, l’Udinese. I friulani sono stati agganciati dai canarini, ma devono recuperare il match contro la Roma proprio 24 ore prima dello scontro dei ciociari contro la Salernitana. Insomma, per una settimana Frosinone e friluani saranno appaiati a quota 28, anche perché Empoli e Verona corrono, al pari di Cagliari e Lecce.

Ma veniamo al match di Torino. Il Frosinone comincia con dedizione e velleità ma di fronte ha una squadra che ambisce a tornare in Europa, anche se i granata restano una squadra irrisolta, tanto che a fine match piovono fischi e insulti.

DiFra disegna un 3-5-2- che all’occasione diventa 5-4-1 in fase di non possesso e soprattutto in difesa, un modulo che toglie brillantezza, sfrontatezza e corsa all’allegra brigata ciociara ma gli restituisce pragmatismo, punti e ottimismo. Perchè, ripetiamo, DiFra sa quali sono le occasioni in cui il Frosinone deve tornare a ruggire. Valeri e Zortea sono alti, dietro Okoli e Lirola difendono al pari di un Romagnoli francobollo sull’uomo nero Zapata, da sempre incubo dei tifosi ciociari, in mezzo la corsa e le geometrie di Mazzitelli, Brescianini e Barrenechea, in avanti Soulé e Cheddira.

La corsa e gli scontri iniziali non sortiscono effetti se non l’intuizione di Soulé che irride Rodriguez col mancino che si spegne di uno sbadiglio a lato di Milinkovic-Savic (15’). Ci prova il Frosinone, fatica a costruire, anche perchè non è a trazione anteriore, non si scopre e si distende ragionando, concede poco ai granata, tant’è che la prima annotazione verso Turati è un tiraccio di Zapata alla mezzora. La squadra di DiFra ha la coperta talmente corta che i tentativi di Mazzitelli e Cheddira, dopo una buona combinazione Lirola-Soulé, sono acqua fresca per l’estremo torinese. Gara bloccata? Sì, il Frosinone non azzarda, il Toro resta incartato e sbatte contro i suoi antichi limiti, più mentali che atletici, con Vojovoda e Vlasic che non pungono, con Bellanova e Bongiorno contenuti nelle scorribande. Ma i meriti sono anche del Frosinone che occupa gli spazi in modo strategico.

La ripresa è una sorta di fotocopia della prima frazione, anche se i ciociari dànno l’impressione di essere più intraprendenti. Forse guardano la classifica e aspirano a lasciarsi dietro l’Udinese. Al 57’ l’occasione più limpida della partita: Rodriguez scivola riflettendo chissà su quale corpo celeste, Cheddira s’invola, ma dietro ha sempre la lavatrice, corre lento, ignora Soulé che gli implora la palla, così il suo diagonale è facile preda di Milinkovic-Savic. Peccato. Il Frosinone alza il baricentro, Okoli ha poco da fare in difesa e sale, Mazzitelli è libero di lanciare, Brescianini corre per due, così assistiamo a un aggancio mancato da Zortea solo soletto in area (67’), a un diagonale al volo di Soulé (71’), a un cross al bacio di Zortea non colpito da Cheddira (74’). Troppo poco, in verità, per portare via i 3 punti dall’Olimpico. Il Toro non ha energie psicologiche per spingere, figuriamoci, ma il Frosinone per il colpaccio si affida a Seck, al solito lento, impacciato, impreciso, cioè inutile nello schema di gioco di DiFra, e alla voglia di riscatto di Reinier e Cuni. Ma il tempo è quello. Scorre.  Finisce 0-0. La tabella di marcia probabilmente è quella, i piccoli passi con qualche accelerazione. Cominciando da venerdì sera.

21 Aprile
Autore
Gian Luca Campagna

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