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Voto in Russia: Putin primo ma ombra di brogli

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Il partito di Putin ottiene i due terzi del parlamento, ma non mancano le denunce di irregolarità

Il partito Russia Unita di Putin si conferma al 50% con l’80% delle sezioni scrutinate. Il partito fa sapere di aver conquistato oltre due terzi del parlamento tramite il segretario del Consiglio generale del partito Turchak, che ha fatto sapere che Russia Unita avrebbe conquistato 315 dei 450 seggi a disposizione. Nel precedente parlamento Putin aveva 335 seggi.
Con gli scrutini all’80 % Il Partito Comunista era al 19,28%, i Liberaldemocratici al 7,55%. Il Partito di Russia Giusta al 7,3%e Nuovo popolo al 5,37%. 

La denuncia di brogli 

L’opposizione che ruota intorno ad Alexei Navalny ha denunciato brogli elettorali. L’agenzia Interfax ha parlato di circa 750 violazioni segnalate, molte documentate anche da filmati inequivocabili anche attraverso il lavoro della Ong Golos, che si occupa di monitorare il regolare svolgimento delle elezioni.

Nonostante le voci che si inseguono, ovviamente Turchak ha parlato della campagna elettorale come “una delle più trasparenti” (frase lontana dal voler dire “trasparente”), negando che ci siano state violazioni significative. I controlli ai seggi sono stati organizzati dallo stesso partito al governo, e dei circa 100.000 osservatori nessuno era internazionale o indipendente. 

La sensazione è , dunque, che il potere in mano agli elettori russi sia rimasto effettivamente scarso, e l’appello dal carcere di Navalny a “votare e non essere pigri” sia servito a ben poco. 

2 anni fa
Foto: wikimedia
Autore
Emanuele Di Casola

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