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Basket NBA: Irving messo fuori squadra dai Nets perché no-vax

Kyrie Irving

Le ragioni del mancato vaccino del cestista: “Voglio essere voce di chi non viene ascoltato”

Continua il braccio di ferro tra i Brooklyn Nets e Kyrie Irving, il giocatore no vax che di vaccinarsi non vuole proprio saperne.

All'indomani della decisione dei Brooklyn Nets di mettere fuori rosa Kyrie Irving per la sua decisione di non sottoporsi al vaccino contro il Covid il sito 'The Athletic', spiega i motivi della decisione dell'ex giocatore di Cleveland Cavaliers e Boston Celtics.

Per 'The Athletici' Irving non è contro i vaccini, non è un no-vax, ma ha deciso di battersi per le istanze portate avanti da quelle persone che hanno perso il lavoro a causa delle imposizioni dettate dalla somministrazione del vaccino. Si tratta di una battaglia più grande di quelle che deve affrontare sul parquet, una sfida al controllo che a detta sua si sta facendo della società: “Vuole essere le voce di chi non viene ascoltato”, spiegano alcune fonti vicine a lui. Una lotta ideale, legata a principi nei quali Irving crede e per i quali vuole mettere a disposizione la sua cassa di risonanza: perdere soldi o popolarità non è un problema per un giocatore che, già da qualche tempo, aveva mostrato l'intenzione di essere controcorrente.

Tra l’altro a Brooklyn, una legge di Stato impone il divieto per chi non è vaccinato di entrare nei luoghi chiusi dove si svolgono manifestazioni, quindi anche i palzzetti dello sport. Ciò aveva portato, in un primo momento, a pensare una soluzione di un impiego solo per le gare fuori casa dei Nets.

3 anni fa
Autore
Luca Morazzano

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