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All'ultimo respiro la zampata di Monterisi

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Frosinone-Genoa 2-1: in vantaggio con Soulé, pari di Malinovski e poi a tempo scaduto il colpo del difensore regala i tre punti ai ciociari

All’ultimo respiro. Un po’ di fortuna e un po’ di audacia. Quella che serve a volte per sfidare la sorte e vincerla con tanto di beffa. Il finale di Frosinone-Genoa è questo. Baffo rosso sul viso di giocatori e staff per celebrare tutti insieme la giornata mondiale contro la violenza sulle donne ma sul campo la partita è maschia, non ce ne voglia il politicamente corretto se ci esprimiamo così, ma dal fischio iniziale giallazzurri e rossoblù non si sono risparmiati, hanno scavato ogni energia fino all’ultimo respiro. Quello di Monterisi. Gioisce DiFra che ritrova i tre punti, trova un'orchestra di interpreti incredibili che segue i dettami del suo stratega, e ritrova anche Gelli e il treno giallazzurro corre a 18 punti. 

Ma andiamo con ordine. DiFra lascia la Maginot come la annunciano anche i parroci della periferia ciociara, con Marchizza sull’out mancino e Oyono a destra, centrali Okoli e Romagnoli, Barrenechea cervello e spina dorsale, autentico raccordo tra difesa e mediana insieme al faro Reinier e l’interno Bourabia a destra a supportare l’estro di Soulé, Ibrahimovic a sinistra, centravanti Cheddira. Gilardino sul fronte opposto deve rinunciare ai suoi terminali offensivi, Gudmundsson e Retegui, quindi ci si aspetta una formazione più pensante e meno arrembante ma è un errore universale: il 3-5-1-1 è vero che si affida alla laconicità sotto porta di Puskas ma è elastico e porta la mediana a essere sempre in superiorità numerica sin dall’inizio, con un Malinovski forse finalmente tornato ai livelli atalantini.

Pronti e via e il Frosinone impara cosa significa partire dal basso col pressing asfissiante dei genoani: Sabelli ruba palla e serve Puskas ma il centravanti ungherese dimostra di tenere più al look che al gol e il tiro facile facile per il vantaggio viene strozzato da Okoli e dall’intervento miracoloso di Turati (1’). Fatica il Frosinone a esprimersi, Barrenechea è orfano di Mazzitelli e non riesce a dialogare con gli interpreti in maniera solida e continuativa, c’è voglia di corsa questo sì, anche di fraseggiare, ma l’ordine è un termine che stride con quanto esprime il gioco ciociaro nei primi momenti di gara. È un monologo ligure, tanto che la volèe di Frendrup fa venire i brividi a Turati (6’). Sembra un pugile alle corde il Frosinone, poi ci pensa il solito Soulé a costruire un pericolo verso Martinez coi suoi dribbling e l’assist per la botta da fuori di Marchizza (10’): tiro centrale ma la reazione c’è. Non c’è respiro e pausa, anche perché l’arbitro Zufferli fischia poco e lascia correre, Vogliacco e Sabelli guadagnano il giallo, Barrenechea alza il baricentro delle sue lezioni di regia, Marchizza lo trovi in attacco e difesa, DiFra si sbraccia perché, chissà, vorrebbe più omegeneità tra i reparti, considerata una certa superiorità organizzativa e muscolare del Genoa. Poi, ci pensa sempre lui a illuminare lo Stirpe: è il 34’ quando Soulé dal vertice destro prova a impensierire Martinez, il tiro è telefonato ma il portiere si lascia sfuggire la palla come fosse una saponetta e la butta dentro (34’). Ancora non ci crede il Frosinone per il vantaggio, e infatti dura poco. Malinovski raccoglie dalla mediana e dalla distanza stacca un siluro a palombella che s’insacca all’incrocio non lasciando scampo a Turati (38’), ancora una volta un poco fuori dai pali. E si va a bere il tè sull'1-1. 

Si riparte senza Strootman, sostituito da Thorsby, ma la prima chance per segnare di nuovo è ciociara, con Ibra che si lascia ipnotizzare da Martinez (47’). Ma è sempre Genoa, così torna l’onda d’urto rossoblù, col pressing alto e col Frosinone che continua a ripartire dal basso senza scavalcare la mediana, andando in apnea, così Thorsby si divora il vantaggio con un rigore in movimento grazie a una mole di lavoro sempre più continua (57’). DiFra capisce che c’è necessità di legna e fantasia, così dentro Caso e Brescianini per Ibra e Bourabia (61’), si vive di strappi, con le squadre allungate che desiderano brindare coi tre punti, ci provano Malinovski (65’) e Marchizza (66’) ma sono gli ultimi fuochi nella notte di una partita accesissima. Per un sussulto ci vuole l’80’ quando torna in campo Gelli, arma preziosa per DiFra dopo un tempo illimitato, ma forse il grido sarebbe potuto salire più forte per una zampata galeotta a Barrenechea in area (82’) ma il Var dice no. Si procede stancamente verso gli spogliatoi, dopo una quantità pazzesca di energie spese dalle squadre (alla fine sarà 58% possesso palla ciociaro), Gila prende tempo, forse vorrebbe anche vincere e ne spedisce tre in campo al 90’, magari dal cilindro potrebbe uscire la sorpresa. E invece a tempo scaduto, Soulè dialoga con Brescianini che tocca per Monterisi: tocco a beffare Martinez, secondo gol personale per un difensore che lo scorso anno se ne stava in serie C ad Andria, e tre punti per un Frosinone che stacca il biglietto per 18 punti. 

FROSINONE (4-3-3): Turati; Oyono, Okoli, Romagnoli, Marchizza (24’ st Monterisi); Bourabia (16’ st Brescianini), Barrenechea, Reinier (34’ st Gelli); Soule, Cheddira (34’ st Kaio Jorge), Ibrahimovic (16’ st Caso).

A disposizione: Frattali, Cerofolini, Baez, Lulic, Cuni, , Garritano, Kvernadze, Lusuardi.

Allenatore: Di Francesco.

GENOA (3-5-2): Martinez; De Winter, Dragusin, Vogliacco (43’ st Vazquez); Sabelli, Strootman (43’ pt Thorsby), Badelj (43’ st Hefti), Frendrup, Haps (43’ st Galdames); Puscas, Malinovskyi.

A disposizione: Leali, Sommariva, Martin, Kutlu, Matturro, Fini, Papadopoulos.

Allenatore: Gilardino.

Arbitro: signor Luca Zufferli di Udine; assistenti Alessandro Costanzo di Orvieto (Terni) e Matteo Passeri di Gubbio (Perugia); Quarto Uomo Livio Marinelli di Tivoli (Roma); Var Michael Fabbri di Ravenna, Avar Giacomo Paganessi di Bergamo; prima della gara il messaggio dei capitani, Romagnoli Badelj, per la giornata mondiale contro la Violenza sulla donna.

Marcatori: 34’ pt Soulé (F), 38’ pt Malinovskyi (G), 48’ st Monterisi (F)

Note: spettatori: 14.018; abbonati: 10.684; spettatori paganti: 3.315 (di cui 599 ospiti); Totale incasso compreso rateo abbonamenti: euro 303.289; angoli: 4-2 per il Frosinone; ammoniti: 6’ pt Vogliacco (G), 28’ st Sabelli (G), 13’ st Oyono (F), 20’ st Reinier (F), 45’ st Frendrup (G); recuperi: 3’ pt; 5’ st.

26 Novembre
Autore
Gian Luca Campagna

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