Open Arms: Salvini assolto perché il fatto non sussiste
I Giudici del Tribunale di Palermo chiudono una vicenda in cui il Ministro ha rischiato il carcere
Il Tribunale di Palermo, dopo otto ore di camera di Consiglio, ha assolto il ministro Matteo Salvini dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio ''perché il fatto non sussiste''.
Subito dopo la lettura del dispositivo è scattato in aula un lungo applauso all'indirizzo di Salvini da parte degli amici e dei deputati che sono arrivati per assistere alla sentenza. In aula anche la fidanzata di Salvini, Francesca Verdini, che ha abbracciato a lungo il compagno.
"Assolto per aver fermato l’immigrazione di massa e difeso il mio Paese. Vince la Lega, vince il buonsenso, vince l’Italia". Lo scrive sui social Matteo Salvini, leader della Lega e vicepremier, dopo la sentenza di assoluzione per il caso Open Arms in cui era imputato.
"C'è un giudice a Palermo!Un abbraccio a Matteo Salvini". Così su X il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha commentato l'assoluzione del leader leghista.
"La giustizia ha prevalso! Bravo Matteo Salvini! Un'altra vittoria per i Patrioti". Così sul social X il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ha commentato l'assoluzione del leader leghista.
"Una sentenza giusta, perché sarebbe stato assurdo condannare un ministro per un atto politico assolutamente legittimo compiuto nell’esercizio delle sue funzioni". Così il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi, commenta la sentenza di primo grado del ministro Matteo Salvini nel processo Open Arms.
"Matteo Salvini – aggiunge - ha applicato la legge, nello specifico un decreto che era stato approvato dal Consiglio dei ministri, e questa non poteva essere una colpa. La verità è che questo processo non si sarebbe dovuto mai nemmeno fare, perché le scelte politiche di un governo devono essere giudicate dagli elettori. Una condanna sarebbe stata incomprensibile e avrebbe costituito un precedente grave e pericoloso".
“Giustizia è fatta. Ho sempre creduto nelle buone ragioni che hanno guidato l’allora Ministro dell’Interno Salvini nelle sue decisioni. Accolgo con soddisfazione questa sentenza”afferma il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, commentando la notizia dell'assoluzione del ministro Matteo Salvini nel processo Open Arms. “Salvini – prosegue Zaia – ha agito nel legittimo interesse del nostro Paese e nel pieno rispetto delle sue responsabilità istituzionali. Va ricordato che, nel caso Open Arms, tutti i migranti con condizioni fisiche precarie furono sbarcati tempestivamente, mentre agli altri fu offerta la possibilità di lasciare la nave firmando un modulo che, tuttavia, non venne mai fatto sottoscrivere dalla Ong. Inoltre, la competenza per la designazione del Place of Safety (Pos) spettava alla Spagna o a Malta, non all’Italia, come chiarito dalla difesa. Nonostante ciò, la Open Arms ignorò le indicazioni ricevute da questi Stati, scegliendo deliberatamente di dirigersi verso l’Italia".
"Va anche sottolineato – aggiunge Zaia – che in contesti successivi e con i governi che seguirono la vicenda Open Arms, i tempi di attesa per lo sbarco sono addirittura raddoppiati, a dimostrazione di quanto fosse complessa la gestione di queste operazioni”. “Questa sentenza conferma che il Ministro Salvini agì con rigore e senso di responsabilità in una situazione delicata, evidenziando l’infondatezza delle accuse nei suoi confronti”, conclude il governatore veneto.
"Grande soddisfazione per l'assoluzione del vice Presidente e ministro Matteo Salvini nel processo Open Arms. Un giudizio che dimostra quanto fossero infondate e surreali le accuse rivoltegli". Lo dichiara la premier Giorgia Meloni.
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