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Serie A, 15ma: L’Atalanta è super, la Juventus fa il compitino

Il ricordo di Andrea Fortunato all'Arechi

All’Arechi ricordo di Andrea Fortunato, il terzino della Juve nativo di Salerno stroncato dalla leucemia a 24 anni

Fila via senza sconvolgimenti di pronostici la prima tranche di incontri della quindicesima giornata del campionato di Serie A compresa anche la vittoria della Juventus a Salerno che di questi tempi tanto scontata non è.

Andiamo con ordine visto che la giornata comincia alle 18,30 a Bergamo dove l’Atalanta conferma il momento di forma e strapazza il Venezia battuto con un perentorio 4-0. Ci pensa Mario Pasalic a portare in vantaggio i suoi già al 7’ su servizio di Josip Ilicic. Ancora Pasalic raddoppia cinque minuti dopo servito stavolta da Luis Muriel per un Atalanta con tanta fantasia così come disegnata da mister Gasperini. Il Venezia non ha le armi per reagire e subisce ancora azioni. Il tris nerazzurro arriva nella ripresa e lo segna Teun Koopmeiners mentre Pasalic al 67’ sigilla la sua gara eccezionale e realizza la sua tripletta personale.

Comincia con cinque minuti di ritardo il match di Firenze dove la Fiorentina torna alla vittoria e lo fa in maniera netta contro la Sampdoria, riuscendo a reagire e rimontare lo svantaggio iniziale. I blucerchiati infatti si portano in vantaggio al 15’ con Manolo Gabbiadini ma Callejon al 23’, servito da Sottil, rimette le cose in parità battendo Audero. A firmare il vantaggio ci pensa invece Dusan Vlahovic che migliora il suo score da capocannoniere di questa Serie A. Lo stesso Sottil prima dell’intervallo sigla il tris che mette in ghiaccio il match.

Nella serata i match che si giocano sono due; uno al Bentegodi tra il Verona e il Cagliari. Pochissime le emozioni e un punto a testa che serve di più al Cagliari. 

All’Arechi il match è preceduto dal ricordo di Andrea Fortunato, lo sfortunato giocatore della Juventus morto di leucemia nel 1995 a 24 anni, nato a Salerno nel 1971.

Mister Allegri mette in campo una Juve che, se non fosse per capitan Chiellini che torna titolare dopo l’infortunio, schiera una formazione piena di giovani e soprattutto senza Rabiot e Alex Sandro, due tra i principali indiziati della stagione no dei bianconeri insieme a Bentancour che deve esserci però per forza per l’assenza per infortunio di McKennie (emblematica anche la rinuncia ad Artur che sa di bocciatura), per scelta tecnica anche se entrambi entrano nell’ultimo quarto di gara.

A sbloccare la situazione, concretizzando la supremazia della Juve, ci pensa Paulo Dybala (quarto gol in campionato) che dal limite infila a fil di palo di prima intenzione l’assist anche quello di prima di Kulusevski.

Chiellini va in gol per il raddoppio che viene però annullato dal Var.

La Salernitana non ci sta a fare da spettatrice e prova anzi a reagire sfiorando il gol del pareggio al 58’ quando Ranieri tira a botta sicura dall’interno dell0’area di rigore ma il suo rasoterra si infrange sulla base del palo più lontano. Alex Sandro, entrato poco prima, già al 67’ sbaglia in area e concede un flipper sotto misura che poteva costare caro.

La parola fine sulla contesa la scrive Morata, appena subentrato a Kean, al 69 ‘ con un tocco velenoso sotto misura. In pieno recupero poi fallo su Morata, rigore, e dal dischetto Dybala scivola e spara alto.

Dal match viene poi fuori che Dybala e Kulusevski devono stare in campo contemporaneamente. 

 

3 anni fa
Autore
Luca Morazzano

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