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Gravina difende gli arbitri italiani

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Il numero uno della Figc: "Sono la spina dorsale del nostro movimento calcistico". E così sarà tolleranza zero verso le panchine

Tante conferme e qualche novità. I nuovi Organi Tecnici Nazionali dell’AIA sono stati presentati in occasione della conferenza stampa che si è tenuta come da tradizione nella Sala ‘Paolo Rossi’ della FIGC alla presenza del presidente federale Gabriele Gravina e del numero uno dell’Associazione Italiana Arbitri Carlo Pacifici: Gianluca Rocchi e Maurizio Ciampi resteranno rispettivamente alla guida della CAN e della CAN C, così come Alessandro Pizzi e Matteo Trefoloni continueranno ad essere i responsabili della CAN D e del Settore Tecnico Arbitrale.

"Gli arbitri – ha dichiarato il presidente federale Gabriele Gravina - rappresentano la spina dorsale del movimento calcistico italiano, ci teniamo a questa categoria che ha sempre dimostrato grande vitalità, ma soprattutto una grande coerenza nella capacità di ispirarsi a dei principi veri e ai valori del calcio che conta, che sono i valori etici del nostro movimento. Con questa eccellenza sfideremo qualsiasi tentativo di screditare i nostri arbitri, con noi non ci sarà mai dialogo con chi usa l'offesa verbale o l'aggressione sugli arbitri".

Dopo essersi soffermato sulla crisi di vocazione degli arbitri (“è un problema che riguarda tutto il mondo dello sport, stiamo cercando di risolverlo”), Gravina ha sottolineato l’importanza di far conoscere sempre di più all’esterno il mondo arbitrale: “Per questo abbiamo avviato con DAZN un progetto innovativo, saremo la prima federazione a mandare in onda l'audio legato agli episodi che sono stati oggetto di discussione. Vogliamo la massima trasparenza".

Nel corso della conferenza stampa - in cui è stata presentata anche la partnership triennale con GIVOVA – il presidente Carlo Pacifici ha ricordato i numeri dell’AIA, che dopo il calo dovuto alla pandemia ha recuperato oltre 3.000 associati attestandosi a 32.799 arbitri (dei quali 2.250 donne), che nell’ultima stagione hanno diretto 567.341 partite. E se sul doppio tesseramento, che ha interessato 778 arbitri, il numero uno dell’AIA ha dichiarato che “si può fare di più, anche cercando di alzare l’età massima da 18 a 21 anni”, la prima sfida da vincere è quella contro la violenza sui direttori di gara, con 340 episodi nella stagione 2022/2023 e 602 giorni complessivi di prognosi.

“Ringrazio di cuore tutti i ragazzi e le ragazze che hanno rappresentato su tutti i campi la nostra associazione, non ci sono solo Serie A, B e C”, ha ribadito Pacifici annunciando anche i vincitori dei Premi Nazionali per la passata stagione: i riconoscimenti intitolati a Stefano Farina e Giovanni Mauro per l’arbitro CAN meglio classificato nella graduatoria di merito e per l’arbitro CAN Internazionale maggiormente distintosi nella stagione sportiva 2022/2023 sono stati assegnati rispettivamente a Fabio Maresca e Daniele Chiffi.

 

4 Luglio
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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