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Blue Monday da incubo: l'Atalanta ne fa 5 al Frosinone

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I bergamaschi vanno sul 3-0 dopo 14', contro una squadra molle e imbarazzante. Nei minuti finali il risultato diventa una goleada

Questo Blue Monday, il giorno più triste dell’anno, il Frosinone se lo ricorderà per un pezzo. Altro che depressione, la trasferta in casa dell’Atalanta è diventato un incubo senza nemmeno raggiungere il quarto d’ora accademico, un 3-0 che diventa pokerissimo negli attimi finali del match.

Gasp disegna la sua Dea a trazione anteriore con CDK e Koopmeiners a servizio di Scamacca, sulla mediana gli onnipresenti Koopmeiners ed Ederson più sulle ali Ruggeri e l’indiavolato Holm. A Bergamo fa freddo e DiFra si copre, fa esordire Bonifazi e lo mette in linea con Okoli, Lusuardi e Lirola, in una Maginot pressoché inedita, nella terra di mezzo gambe e fosforo divisi tra Barrenechea, Mazzitelli e Brescianini, in avanti sono Soulé e Harroui a ispirare l’irriconoscibile Cheddira.

PRIMO TEMPO - Tiene il Frosinone, non si chiude e fa capire che non vorrebbe snaturarsi troppo rispetto a un periodo nero (4 stop di fila, cinque se si aggiunge la scoppola contro la Juve in Coppa Italia), ma di fronte c’è l’Atalanta che sembra tornata la provinciale terribile (6 vittorie nelle ultime 8 gare più lo straordinario raid nella Milano rossonera in Coppa). Però quando si alza la pressione, tipo Holm che sgomma via a destra, ecco che Lusuardi non trova di meglio che azzopparlo  in area: rigore netto che Koopmeiners trasforma (8’). La notte si fa ancora più scura per l’allegra brigata ciociara che in 1 minuto ne incassa due: prima è Ederson a brindare alla quinta rete grazie al dialogo tra CDK e Ruggeri (13’), poi è il fantasista belga a mettere sotto la traversa dopo una scolastica triangolazione con De Roon (14’). Nemmeno un quarto d’ora di gioco e il Frosinone ha pressoché la certezza che da Bergamo uscirà senza punti.

Il Frosinone è frastornato, non ragiona e fatica a reagire, ringhiano i nerazzurri che sfiorano il poker in contropiede con un tracciante di Koopmeiners (19’) e con una capocciata di Scamacca (25’). È il solo Brescianini a provare di lanciare la luce oltre la siepe ma è una mission impossible quella in cui s’è cacciato il Frosinone, la difesa retta da Kolasinac potrebbe prendere anche distrazioni e pretendere che Carnesecchi paghi il biglietto come spettatore, ma alla fine anche il portiere deve guadagnarsi la pagnotta e respingere un diagonale di Mazzitelli, su imbeccata di Soulé (40’). I padroni di casa controllano senza affanni, è il solo Scamacca a sbattersi perché da centravanti vorrebbe il suo nome nel tabellino dei marcatori.

SECONDO  TEMPO - DiFra non guarda in faccia a nessuno, anche perché non c’è neppure da difendere la dignità dopo una prima frazione imbarazzante e molle. Così alla ripresa delle ostilità ne cambia tre, dentro Gelli (per uno spento Harroui), Romagnoli (per Lusuardi) e Ghedjemis, all’esordio assoluto, per Lirola. Ed è il giovane francoalgerino a suggerire il riscatto per Cheddira ma Carnesecchi ci mette i guantoni (48’), poi è sempre il marocchino a cercare gloria lanciato addirittura da un retropassaggio sciagurato di Ruggeri ma l’azione sfuma (50’). Gelli si piazza a destra insieme a Ghedjemis, Soulé è più centrale, sostenuto da Mazzitelli e Barrenechea, che alzano il campo, così la pressione ciociara c’è ma è debole, anche se Gasp non si fida così butta in mischia Zappacosta (per arginare le scorribande sull’out destro) e Hien. E il cloroformio scende sul campo, i ciociari tengono il baricentro alto ma è una gentile concessione bergamasca con Ederson e Koop sempre in agguato, finché Gasp spedisce in campo Muriel e Miranchuk per allentare la pressione e riguadagnare spazi.  Tant’è che si torna a giocare nella metà campo laziale in modo più costante. Prima ci prova Ghedjemis a sorprendere Carnesecchi dopo un buon lavoro di Cheddira (80’), poi però è Zappacosta a suggellare il poker battendo Turati, imbeccato da un lancio di Pasalic (83’). Credi che la mattanza sia terminata, invece dopo qualche azione da flipper in area alla fine è Holm a scrivere la quinta rete con un tap in proprio al 90', con Turati che evita anche il risultato tennistico su botta di Pasalic. 

Ed è la seconda goleada subita in 4 giorni per i ciociari, una settimana da incubo: 9 reti, 12 se si sommano anche quelle prese contro il Monza nel turno precedente di campionato. 

Il Frosinone così archivia il Blue Monday per tornare a giocare di domenica. Nel prossimo turno all’ora di pranzo affronterà il Cagliari, uno scontro diretto, coi sardi che nelle ultime tre giornate hanno rosicchiato ben 5 punti ai ciociari. Se il Frosinone vuole riscattare l’incredibile beffa subita all’andata e tornare a credere nelle sue qualità e consolidare la sua corsa alla salvezza ha solo un risultato da conseguire.

15 Gennaio
Autore
Gian Luca Campagna

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