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In 100 anni l’area dei ghiacciai del Canin è diminuita dell’84%

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È il risultato del monitoraggio di Legambiente e la campagna “Carovana dei ghiacciai”. Diminuito del 96% anche il volume nelle zone prese in esame

Numeri sconvolgenti quelli che arrivano dalle rilevazioni di Legambiente sui ghiacciai del Canin, monte delle Alpi Giulie in Friuli-Venezia Giulia.

Come da titolo, i ghiacciai del Monte Canin hanno diminuito la propria area dell’84% e il proprio volume del 96%. Numeri calcolati partendo dai dati dei ghiacciai successivi alla “Piccola Era Glaciale (PEG)”, terminata intorno alla metà del 1800.

La superficie ricoperta dai ghiacci è passata dai 2,37 km2 del 1850 ai 0,38 km2 odierni. La diminuzione è sostanziale, nonostante negli ultimi 15 anni eventi estremi di precipitazione nevosa, hanno comportato un lieve aumento di volume dei piccoli corpi glaciali delle Alpi Giulie”.

I ghiacciai del Canin sono alimentati direttamente dalle precipitazioni e dall’azione delle valanghe, agenti che permettono la loro persistenza nonostante si tratti dei “corpi glaciali più a bassa quota del sistema alpino”.

L’aumento degli ultimi 15 anni, come spiega Vanda Bonardo, responsabile Alpi Legambiente, non può e non deve trarci in inganno, le grandi quantità di neve di questi ultimi anni compensano solo in minima parte gli effetti dei cambiamenti climatici.” Al contrario, spiega la Bonardo, “sono il sintomo di una situazione anomala dove gli eventi estremi quali le precipitazioni persistenti di neve o di pioggia sono da considerare come eventi casuali sui quali non si può fare nessun affidamento, poiché condizionate esse stesse dalla rapida e poco prevedibile evoluzione della crisi climatica”.

Una vera e propria falsa speranza, dunque, che non deve distogliere lo sguardo da un quadro più completo. Legambiente, nell’ambito della campagna “La carovana dei ghiacciai”, monitorerà tra agosto e settembre la situazione di tredici ghiacciai alpini. L’obiettivo è quello di porre in risalto gli effetti che i cambiamenti climatici stanno avendo sui ghiacciai alpini e sensibilizzare la popolazione verso questo aspetto, il più evidente e scioccante della crisi climatica.

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Emanuele Di Casola

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