Commissione Europea: “Migranti usati per fini politici“
Un fenomeno che, secondo la Commissione, richiede una risposta comune degli stati membri
La Commissione ha giudicato “estremamente preoccupanti” le politiche di varie nazioni che creano “artificialmente e facilitano l’immigrazione irregolare”.
La commissione ha portato alla luce l’esempio della Bielorussia, di cui avevamo già parlato in un articolo. Secondo l’organo UE, lo stato guidato da Lukašenko ha infatti favorito “un traffico di migranti sponsorizzato dallo Stato” da Iraq, Camerun, Siria ecc., e ne ha facilitato lo spostamento di flussi verso i confini Ue, specialmente quello con la Polonia.
Come ricorda la Commissione, la Bielorussia rifiuta anche di trattenere i migranti transitati nel proprio paese. Queste politiche, che trasformano i flussi migratori in una vera e propria arma politica, sono la risposta di Lukašenko alle sanzioni imposte alla Bielorussia dall’Unione Europea.
Questo fenomeno, dice la Commissione, è “sempre più preoccupante”, e richiede un’azione collettiva degli stati membri dell’UE, il fattore che manca in ogni crisi geopolitica.
Commenti