Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

Il Frosinone non è una sorpresa del campionato

di francecso sciarpa.jpeg

Il giornalista Andrea Schiappapietra: "Non mi sorprende Di Francesco e l'impiego di quegli attaccanti talentuosi e imprevedibili. Il Genoa punterà al pari"

Andrea Schiappapietra, giornalista, segue il Genoa da 15 anni, è redattore dello sport al Secolo XIX, quotidiano di Genova. Domenica i rossoblù, 14 punti, andranno a Frosinone, 15 punti. Le due squadre si ritroveranno dopo aver vinto il campionato di serie B la scorsa stagione.

Si aspettava l’exploit di Gilardino in serie A?

L’anno scorso è stato un exploit, oggi è una conferma. La scorsa stagione non lo conoscevamo come allenatore, da giocatore appariva molto timido all’esterno, ma non mi aspettavo che potesse fare l’allenatore ad alti livelli. Proprio vedendo come ha lavorato in quei 7 mesi molto complicati in B, subentrando come tecnico e poi maturando il risultato della promozione, oggi non mi sorprende. La sua dote migliore è l’equilibrio, poi è pragmatico, mantiene sempre la calma, non ha schemi fissi, si adatta alle varie situazioni e ai giocatori che ha, mutando modulo. Questa è una grande dote. Continuando così ha tutte le carte per ambire a grandi traguardi.

Quanto peseranno le assenze di Gudmundsson oltre quella di Retegui?

Sono assenze pesanti. Sono la coppia titolare dell’attacco, purtroppo non li abbiamo visti insieme per tante partite, quando hanno giocato insieme hanno fatto vedere che sono di categoria superiore. Purtroppo si fa sentire la prolungata assenza di Retegui, per fortuna finora ci ha pensato Gudmundsson, ma ora che manca anche lui lì davanti andremo in difficoltà: il Genoa punterà su quei giocatori che per motivi diversi finora sono stati impiegati poco, come Puskas, che finora si è espresso bene in serie B, ma che deve prendere fiducia in fase realizzativa.

Malinovski può essere un valore aggiunto?

Finora ha giocato in ruoli diversi rispetto a quello cui eravamo abituati a vederlo, come centrocampista e mezzala, molto poco in fase avanzata: forse proprio contro il Frosinone lo vedremo spostato più avanti, tant’è che da lui ci si aspetta di più in termini di reti e tiri da fuori. Sappiamo che è arrivato da Marsiglia non nelle migliori condizioni fisiche.

La campagna acquisti del Grifone è stata sfarzosa ma non ha ottenuto forse quanto sognato alla vigilia per gli sforzi effettuati.

Sono arrivati giocatori di valore, soprattutto davanti. Di questi giocatori molti sono stati colpiti da infortuni così Gila non li ha avuti a disposizione. Anche Messias, ad esempio, ha giocato poco. Però a oggi la classifica è corretta per quello che il Genoa ha espresso, forse 2-3 punti in più li avrebbe meritati, ma se mancano è perchè sono frutto dell’inesperienza nella gestione della serie A. Ma se poi il traguardo è quello della salvezza tranquilla ecco che l’obiettivo non è distante da quello della società. A pieno regime e messi insieme, Messias, Malinovski, Retegui e Gudmundsson credo che rappresentino un valore aggiunto, poi insieme alla crescita di Dragusin dietro e di Bani la squadra potrebbe essere in grado di andare oltre.

Un giudizio sull’operato della 777Partners?

Sono arrivati due anni fa ed avevano ben poca esperienza di una società in A, tanto che hanno pagato dazio con la retrocessione ma credo avessero messo in preventivo quel risultato negativo. Però sono stati lungimiranti, perchè alcune mosse fatte in quel periodo oggi sono solide, come l’arrivo di under 25 come Gudmundsson, Frendrup, Martinez, Dragusin, diventati pilastro del presente e con buone prospettive per il futuro. Poi, vanno contati anche altri risultati come la gestione della Primavera e il potenziamento del settore femminile, pronto ad arrivare in A.

Quanta passione c’è oggi a Genova per il calcio?

La passione per il Genoa si traduce nei 27mila abbonati strappati  all’inizio di questa stagione e prossimi ai 30mila, un numero alto per una squadra che non ha vinto nulla negli ultimi 100 anni. È una grande espressione di amore della città per la squadra. Se poi pensiamo che anche la Sampdoria, in B, ha 20mila abbonati ecco giungere a quota 50mila, che per una città di 600mila abitanti è testimonianza di passione e legame. Le tifoserie hanno un’identità forte, qui non si tifa Juve o Inter e poi tifi per la squadra della tua città: qui è Genoa e Samp.

Ecco, il calcio cosa significa per Genova?

Sono il simbolo della città, nel bene e nel male. Quando la città aveva capitali e industrie le due squadre andavano bene, purtroppo ora il calcio ne risente perché l’andamento economico del territorio vive riflessi negativi.

Un giudizio sulla vicenda Cataldi e il tifo violento del Genoa?

L’ambiente qui è molto caldo. Oggi non c’è certo quella pressione sulla squadra come nel 2017, negli anni passati le contestazioni c’erano e ci sono stati episodi violenti come quello su Cataldi, con giocatori inseguiti nei ristoranti e in discoteca, ricordando anche il caso eclatante delle maglie dopo Genoa-Siena. Sono tutte espressioni e derive che il calcio prende, forse una maggiore prevenzione da parte delle forze dell’ordine potrebbe contenere certi episodi. Capisco i giocatori, come Cataldi ad esempio, che nel processo sminuiscono certi atteggiamenti subiti: i giocatori hanno a che fare coi tifosi quotidianamente e sanno di non avere sempre quella protezione che servirebbe.

Toriamo alla partita di domenica: un giudizio sul Frosinone.

Non è una sorpresa, lo è  per chi si approccia al calcio senza avere una conoscenza specifica dei giocatori e dell’allenatore. Forse è stato soprendente lo scorso anno, ma per come ha dominato il campionato, legittimando da subito la promozione in serie A. Adesso ha cambiato veste nell’allenatoe e nei giocatori ed è stato sorprendente per come si è imposto subito, giocando in modo propositivo e frizzante, proponendo giocatori capaci e che divertono. E qui si vede la mano di un tecnico che era considerato il futuro della scuola italiana, ma che avuto l’umiltà di ripartire dopo dei fallimenti clamorosi: Di Francesco sta ripetendo quello che ha fatto a Sassuolo, insieme al direttore Angelozzi, che ha dimostrato di saper competere nella massima serie con idee e relazioni. La classifica è più che meritata, forse il Frosinone rimpiange qualche punto perso per strada.

Cosa temi della squadra ciociara?

Temo questa qualità e freschezza che hanno davanti, c’è un mix di giocatori talentuosi che in un campionato molto tattico come quello italiano possono spostare gli equilibri. Faccio l’esempio di Gudmundsson, che tira fuori il colpo di genio cambiando il corso delle partite. Ecco, temo del Frosinone i giocatori imprevedibili che possiede.  

Le indiziate alla retrocessione?

Salernitana, Verona e Lecce.

Azzardiamo un pronostico del match Frosinone-Genoa?

Il Genoa andrà lì per cercare il pareggio, mancando le punte immagino che Gilardino punterà sulla solidità difensiva, arma che aveva anche in B. Anche se in verità vedo il Frosinone favorito soprattutto per le assenze importanti dei rossoblù.

 

24 Novembre
Autore
Gian Luca Campagna

Commenti