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Arrivano le scelte green di Family Nation

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La volontà di non impattare sull’ambiente, sul territorio e sul clima, così come il bisogno di provare a fare la differenza. Questi i pilastri di FN

La volontà di non impattare sull’ambiente, sul territorio e sul clima, così come il bisogno di provare a fare, nel proprio piccolo, la differenza. Questi i pilastri su cui si fonda, ormai dalla sua fondazione nel 2012, Family Nation (https://www.family-nation.it/), shop online che da 10 anni seleziona e propone una collezione di brand per bambini e premaman provenienti da tutto il mondo. L’azienda, diventata lo scorso anno anche Società Benefit, presenta oggi il suo primo report di sostenibilità, simbolo dell’impegno nei confronti di ambiente, dipendenti e consumatori.

Family Nation lo scorso anno ha dato inizio a una campagna di riforestazione per la compensazione della CO2. Nel corso del 2022 sono stati piantati 139 alberi tra avocado, lime, cedro e caoba che hanno compensato 78.030 kg di CO2, corrispondenti a 270.000 km percorsi da una macchina di medie dimensioni, poco meno di 7 giri intorno al pianeta. “Abbiamo scelto ZeroCo2 come partner per la nostra campagna di riforestazione perché è un’azienda B Corp che lavora insieme e per le persone che vivono nelle zone in cui avviene la riforestazione, in modo che questa generi un impatto umano, oltre che ambientale. I nostri alberi sono stati adottati dalle comunità di contadini in Guatemala e contribuiscono alle loro attività economiche, spesso a carattere familiare”, ha spiegato Emilia Mugnai, Ceo di Family Nation.

In tutto il 2022 i collaboratori di Family Nation hanno usufruito di quasi 3000 giorni di smart working, che significa in media che ogni persona ha goduto di quasi 60 giorni di smart working per un risparmio stimato di circa 3000 viaggi in un anno (tra auto, bus, treno,...), equivalente a circa 18.000 kg di CO2.

Family Nation vanta, poi, un tasso di resi tra i più bassi dell’industry: il 3,5% degli ordini. “Questo dato deriva innanzitutto dal fatto che scegliamo prodotti di qualità e dal tempo che mettiamo nel produrre descrizioni accurate e corrette, corredate di foto dettagliate - prosegue Emilia Mugnai - Abbiamo però anche analizzato le nostre procedure, i nostri business processes come si dice, per limitare l’incidenza dei resi e danneggiati aggiustando i prodotti e dandogli nuova vita assieme all’associazione Ong Mani Tese”.

Negli anni Family Nation ha tenuto in grande considerazione l’impatto dello smaltimento dei rifiuti generati dal packaging. Per questo, dal 2020 in azienda non si utilizzano più riempitivi di plastica nei pacchi e dal 2021 il nastro per sigillare i pacchi, a base di carta e colla biodegradabile, è completamente plastic free. “Rimangono da gestire le poche spedizioni che ancora facciamo in buste di plastica per cui ci doteremo presto di una soluzione equivalente più ecologica”, precisa Mugnai.

In ufficio non si beve acqua minerale in bottiglia ma acqua del rubinetto filtrata. Nei bagni si utilizzano asciugamani in tessuto individuali che vengono lavati, piuttosto che asciugamani usa e getta. Ancora, si utilizza solo detersivo solido per la cucina e saponi a ricarica per diminuire o azzerare l’uso di imballaggi in plastica. I caffè fatti nella Moka vengono preferiti alle cialde della macchinetta, da bere poi in tazzine di ceramica non usa e getta. Da considerare poi la scelta, per l’energia elettrica, di affidarsi ad un fornitore 100% green. “Tutto questo significa aver contribuito proattivamente ad un risparmio del 58% di energia rispetto a chi non ha scelto fonti rinnovabili. Quindi, su un consumo stimato di circa 6500 kw annuali (equivalenti a circa 3600 euro annuali), significa aver contribuito per il 42% in più rispetto ad altre aziende che hanno scelto fornitori di energia non rinnovabile al 100%”, spiega.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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