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La bellezza diventa il festival Empatia

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La fusione tra letteratura e il concetto della bellezza di Dostoevskij alla base del festival in provincia di Latina

Nasce un nuovo festival letterario. Si chiama Empatia, si svolgerà lungo un itinerario tra le località più suggestive della provincia di Latina nel periodo dal 12 al 15 giugno. Ideatore di questo festival che fonde letteratura, teatro e musica in modo che diventi un contenitore multidisciplinare è Gian Luca Campagna, scrittore e giornalista che nel tempo ha creato rassegne come il festival di letteratura gialla e noir ‘Giallolatino’ e la rassegna della piccola editoria ‘Libri da scoprire’.

Comun denominatore di questa nuova rassegna è la bellezza. E quando si parla di bellezza e letteratura ovviamente si parte da Fëdor Dostoevskij e dall’iconica frase "È vero, principe, che una volta avete detto che il mondo sarà salvato dalla bellezza?" pronunciata nel romanzo ‘L’idiota’ al principe Miškin. Un concetto forse astratto ma che nel tempo è divenuto materiale e ricco di sfumature, perché se il personaggio del principe Lev Nikolaevic Miškin incarna la figura dell'innocenza, della bontà e della purezza d'animo, ecco che oggi si va oltre, riflettendo una bellezza morale e spirituale che trova legame con l’arte.

Per Fëdor Dostoevskij, la bellezza è legata a un trinomio che abbraccia bellezza, verità e bontà, assoluta filosofia dell'autore: quindi alla bellezza che eleva l'animo umano aggiungiamo la bellezza che possa avere un potere redentore, dove in un mondo di sofferenza, ingiustizie e conflitti, la bellezza è la luce di speranza e cambiamento, contro l’apatia, il cinismo e l’indifferenza. Educare alla bellezza, quindi, cercando di contrastare le storture del mondo. Utopia? “No, se ognuno di noi si fa portavoce di bellezza nel proprio microcosmo ecco che tutte queste isole che noi rappresentiamo potranno legarsi tra di loro con ponti di collegamento solidi, a coinvolgere tutti e chiunque, partendo dalla bellezza d’animo fino ad arrivare alla bellezza nell’arte, nella natura, nella tecnologia” dice Gian Luca Campagna. “Ho maturato l’idea di questa rassegna sollecitato da diversi stimoli, dove hanno pesato gli incontri e i confronti durante i vari festival in cui ho partecipato negli ultimi tempi come scrittore ma un’influenza forte l’ho subita ascoltando e incontrando Daniela Di Maggio, la mamma di Giovanbattista GioGiò Cutolo, il 24enne musicista ucciso per futili motivi il 31 agosto 2023 da un minorenne in piazza Municipio a Napoli: le sue parole per me sono state come una folgorazione” aggiunge Campagna.

E non è un caso che quando si parla di bellezza e di ponti ecco che si arriva ai confronti e ai gemellaggi. Infatti, il festival ‘Empatia’, maturando dalle esperienze precedenti, ha allargato subito gli orizzonti tant’è che è stato sottoscritto il 24 febbraio a Madrid il gemellaggio culturale con uno dei festival di letteratura più longevi al mondo, quel Semana Negra di Gijón, che vanta 37 edizioni e un numero impressionante di ospiti, di pubblico e di grandissimi nomi a livello mondiale. Già questo si traduce nella volontà da parte della direzione artistica di dotare il festival Empatia di un respiro ampio.

“La Settimana Nera ha sempre voluto stimolare la connessione tra diverse letterature, lo scambio di punti di vista, la generazione di un dibattito libero, aperto ed esposto al confronto di idee. La nascita di Empatia fa parte di quella vocazione, sostenuta in questo caso attraverso un gemellaggio che costruisce ponti e crea legami tra popoli e culture diverse, ma accomunati da un forte senso di appartenenza a una tradizione comune e dalla convinzione che il futuro varrà solo se sarà un futuro condiviso” ha dichiarato Miguel Barrero, giornalista e scrittore, attuale direttore del festival di Gijón.

Quindi, la filosofia del festival è sì la bellezza come via di approccio al mondo e alla contemporaneità, ma anche il legame empatico esistente tra i popoli nel mondo, uniti in nome delle emigrazioni, degli scambi, delle fratellanze. Il gemellaggio con il festival de la Semana Negra ne è la prova, sottolineando il solido legame tra l’Italia e i Paesi ispanici, che hanno sempre contato relazioni mai scalfite dal tempo.

7 Marzo
Autore
G. C.

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