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Qatar22: Francia vs Marocco fratelli neri contro 

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Non solo la squadra marocchina è figlia della diaspora, anche quella francese presenta in rosa tanti elementi di origine africana. Che derby!

Derby da Continente Nero. Ad alta tensione. Ecco cos’è Francia-Marocco, l’altra semifinale, impensabile a inizio e metà torneo. Diecimila poliziotti schierati in tutta la Francia per prevenire facili entusiasmi (o brucianti delusioni) da parte dei tifosi marocchini, cinquemila concentrati nella sola Parigi. Sbirciando la rosa della Francia, però, la partita col Marocco appare proprio un derby. Ma non per la lunga militanza francese nel protettorato marocchino (fino al 1956. Della serie, nessuno degli attori in campo è nato in quegli anni…), quanto piuttosto per la nascita e l’identità dei giocatori francesi, dovuta alle origini chiaramente del Continente Nero (ma non solo). Nei giorni scorsi avevamo sbirciato i curricula identitari della rosa marocchina, ora vediamo i dirimpettai della semifinale. E allora vediamoli, questi figli della multiculturalità e della globalizzazione. In porta, Mandanda Mpidi è nato in Congo, Areola è di origine filippina: entrambi, al pari del titolare Lloris, sono campioni del mondo 2018. In difesa Axel Disasi ha cittadinanza congolese, Varane ha origini martinicane, Koundé ha origini beninesi, Upamecano, detto Dayot, ha origini della Guinea-Bissau, Konaté è di origini maliane. 
A centrocampo Guendouzi Olié è di origine franco marocchina (che derby interiore!), Tchouaméni è di origine camerunese, Fofana è nato da genitori della Costa D’Avorio, Camavinga è nato in Angola ed ha anche origini congolesi. Nel settore avanzato: Kylian Mbappé ha origini del Camerun e dell'Algeria; Dembélé ha padre maliano e madre senegalese-mauritaniana; Kolo Muani nasce da una famiglia di origine congolese; Coman è di origine guadalupese, come Marcus Lilian Thuram-Ulien, nato a Parma da papà Lilian, perno della difesa dei crociati. Ecco, 15 dei 26 nella rosa dei galletti è figlia del mondo e 12 hanno sangue africano. 
Il Marocco invece si è riunito in seguito alla diaspora dei suoi fenomeni, poiché ben 14 dei 26 in rosa sono nati fuori dai confini della patria, sparsi tra America (il portierone Bounou) ed Europa. 
Che meraviglia multietnica. Che derby, ragazzi. 
 

1 anno fa
Autore
Gian Luca Campagna

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