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Frosinone la situazione è grave ma non seria

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I ciociari hanno la seconda peggiore difesa ma anche il nono attacco del campionato e sono a +5 dalla linea rossa. Giovedì contro la Juve verso la storia

La situazione è grave ma non è seria. Questo si respira in casa ciociara dopo la quarta sconfitta consecutiva. Certo, quello che allarma è la seconda sconfitta di fila in casa, la terza senza vittorie, ferma ai 3 punti col Genoa, anche perchè il tesoretto dei 19 punti fin qui maturati dall'allegra brigata ciociara sono stati accaparrati tra le mura amiche dello Stirpe tranne qualche spicciolo tra Udine e Salerno. 

A oggi, guardando la classifica, per buona sorte dei ciociari i diretti competitor per la salvezza fanno anche peggio. Così, il margine sopra la linea rossa è di quelli che fanno guardare il bicchiere mezzo pieno: +5 sul Verona, +6 sull'Empoli e +7 sulla Salernitana. Poi, +4 sul Cagliari e +2 sull'Udinese. Restando nei paraggi ci sono anche i 19 del Sassuolo, poi i 21 di Lecce e Genoa. Insomma, l'ottimismo ha qualche abbozzo di lesione piuttosto che qualche piccola crepa. 

Quello che conforta l'ambiente ciociaro è il gioco, la tigna, la capacità di creare occasioni e anche le diverse opzioni in panchina, senza contare gli infortuni perché alla fine quelli li subiscono anche le squadre avversarie. 

Non è un caso che subito dopo la sconfitta patita col Monza il dg Angelozzi ha chiamato a sé Bonifazi, esperto difensore, duttile, fisico e anche con una certa dose di visione di gioco, che in questa stagione ha trovato poco spazio al Bologna dei miracoli. Andrà a rafforzare un reparto che granitico non è certo apaprso nelle ultime prestazioni: 10 reti subite in 4 match sono tante, infatti la difesa giallazzurra è tra le più perforate del campionato (34), fa eccezione solo la Salernitana (38), poi seguono Empoli e Sassuolo (33), Cagliari (32) e Udinese (30): questo per far capire che i ciociari sono in buona compagnia. 

La nota lieta, che resta un ossimoro misterioso, è che il reparto offensivo del Frosinone produce e segna, ma non grazie ai suoi attaccanti di ruolo. Infatti il tabellino delle reti fatte dice 25, il nono attacco del campionato, più di Lazio e Bologna, che precedono in classifica la squadra di DiFra, poi là attorno ci sono Sassuolo (26), Fiorentina (27), Napoli (28) e addirittura la Juventus (29). Segno che la strada disegnata dal tecnico pescarese è quella giusta. Stona invece il ruolo del centravanti: quelli chiamati a raffigurare nell'immaginario collettivo questa figura, vale a dire Kaio Jorge, Cheddira e Cuni sono tutti fermi a quota 1, i primi due addirittura hanno segnato solo su rigore mentre l'attaccante albanese per gonfiare la rete s'è inventato un tacco da cineteca. Per buona sorte del Campanile c'è l'anima argentina di Soulé, capace di realizzare 8 reti. 

Sì, abbiamo dato i numeri. Ma il tempo stringe e si è già pronti per tornare in campo. Prima della trasferta a Bergamo di lunedì 15 (ore 20.45) c'è giovedì il gustoso quarto di finale di Coppa Italia: l'appuntamento è alle 21 a Torino contro la Juventus. La corsa del Frosinone inizia da lì. Non dopo. 

9 Gennaio
Autore
Gian Luca Campagna

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