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Il Frosinone al gran ballo della A come debuttante

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I ciociari sono alla terza apparizione nella massima serie ma i suoi giocatori contano poche presenze nei campionati

I numeri e i curriculum hanno la loro importanza. Certo, la cabala è altra cosa. E per fortuna in tutto questo il calcio non è una scienza esatta, ma talvolta è figlia del caso. Quindi, i risultati non è detto che vadano a bilanciare numeri e curriculum che si fronteggiano, perchè a volte un rimpallo sorride a uno sbarbatello piuttosto che a un veterano.

Il Frosinone non è una squadra novizia che affronta la serie A, è alla sua terza partecipazione, ma resta una provinciale che fa dell’entusiasmo, dell’umiltà e del riscatto (come quella del suo timoniere, DiFra) le sue armi migliori. Insomma, la squadra ciociara resta una cenerentola.

E come una Cenerentola, invitata al grande ballo della serie A, s’affaccia. Certo, l’esordio in questa stagione, dopo la prima soddisfazione ufficiale ottenuta in Coppa Italia, lo conosciamo a memoria: sabato 19 arriverà allo Stirpe il Napoli campione d’Italia, con tutto il can can mediatico che si può immaginare per la portata di quest’evento e per la caratura dell’avversario.

Ma è pronto questo Frosinone per il grande banchetto nuziale? Ha gli uomini giusto per centrare quel traguardo mai finora raggiunto, che è la permanenza nella massima serie? Nell’attesa dei saldi di fine stagione nell’ottica di mercato, le risorse umane a disposizione del tecnico Di Francesco suscitano non poche perplessità, quantomeno per il minutaggio espresso e manifestato in serie A. Ma vediamo nel dettaglio, questo aspetto, meramente algoritmico.

Pacchetto difensivo: Stefano Turati in serie A ha esordito con la maglia del Sassuolo, era la stagione  2019/20, ha piazzato due presenze, poi il giovane ha trovato conintuità in serie B con Reggina e, appunto, Frosinone, con cui la passata stagione ha vissuto da assoluto protagonista la promozione. Il centrale Ilario Monterisi a sorpresa, ma con merito, sta vivendo un momento d’oro, catapultato da titolare in coppia con Romagnoli, che ha alle spalle 11 primavere in più del collega: il giovane difensore pugliese ha già esordito in serie A, nel 2019/20, maglia del Lecce, una presenza, mentre giocava con la Primavera giallorossa, da sempre fucina di talenti, poi lo scorso anno 8 presenze col Frosinone dopo aver cominciato ad Andria, in C. Ecco, Stefano Romagnoli: il centrale classe 90 lo scorso anno ha giocato a Lecce (7 presenze), l’anno prima poche apparizioni anche a Parma in B, è chiaro che è in cerca di continuità e di rivalsa, dopo aver vissuto da protagonista la massima serie con Empoli (2021/22) e Carpi (2015/16). Stantuffo della fascia destra è Anthony Oyono, nazionale gabonese: preso dalla terza serie francese (Boulogne) dopo la vittoria col Frosinone in B ecco per lui la grande ribalta della A. Riccardo Marchizza è padrone della corsia mancina: dopo le ossa in B con Avellino e Crotone, ecco la promozione in A con lo Spezia, la stagione con le aquile nella massima serie, poi l’Empoli e poi le 10 presenze lo scorso anno col Sassuolo: insomma, per l’ex enfant prodige classe 98 del calcio romanista è giunto il momento della consacrazione.

Terra di mezzo: inutile girarci attorno, sarà Luca Mazzitelli il faro di questa squadra, colui che dovrà indicare ai compagni la via per imboccare l’autostrada. Mazzitelli lo scorso anno è stato protagonista coi canarini, con 23 presenze, ha bissato la promozione ottenuta col Monza due anni fa, proviene da due stagioni da protagonista col Sassuolo in serie A, qualche apparizione col Genoa, poi tanta serie B fino a ricavarsi oggi il momento inappellabile: se è play da serie A. Pillola calcistica: l’esordio nella massima serie di questo 28enne romano dai piedi e dalla visione di gioco buoni avviene nella stagione 2013/14 con la maglia della Roma, allenata da Rudi Garcia, oggi tecnico del Napoli. Accanto a Mazzitelli ecco Francesco Gelli: 6 stagioni di fila in C con l’Albinoleffe, poi a gennaio 2023 il passaggio al Frosinone, con le 6 presenze nello scorso campionato e la grande straordinaria vetrina per lui ora in serie A. Interno destro con propensioni offensive è il marocchino Abdou Harroui: dopo le positive esperienze nella A olandese con lo Sparta Rotterdam, ecco le ultime due stagioni in A col Sassuolo, condite da 45 presenze e due marcature. Marco Brescianini, polmoni pieni e buon tiro dalla distanza, è classe 2000, esordisce in A col Milan, dove è cresciuto, nel 2019/20 (1 presenza), poi solo B con Entella, Monza (poche apparizioni) e Cosenza.

In avanti: l’ala destra è l’uruguagio Jaime Baez, protagonista già in B coi giallazzurri, poca gloria in serie A con la maglia della Cremonese la scorsa stagione (2 presenze), seppure protagonista in B per due stagioni coi grigiorossi, ancor prima tre stagioni con la maglia del Cosenza. Sul versante opposto, ala mancina è Giuseppe Caso: una sola presenza in serie A con la maglia del Genoa (stagione 2020/21), prima serie C con Cuneo e Arezzo, poi serie B col Cosenza e col Frosinone (7 reti). La scommessa georgiana è Giorgi Kvernadze: salta l’uomo, ha tiro e personalità, sguscia tra le maglie avversarie anche per via della statura (167 cm), staremo a vedere se esploderà tra fascia sinistra e destra. Luca Garritano non è più un ragazzino: ne è passato di tempo dalla stagione 2012/13, quando bagnò l’anno con le tre presenze con l’Inter di Stramaccioni, poi ancora A col Cesena e l’ultima volta nel 2017/18 col Chievo, in mezzo tanta B, fino alle due stagioni col Frosinone in B.

La scommessa ciociara si chiama Gennaro Borrelli, un corazziere di 194 centimetri, che lo scorso hanno ha segnato 3 reti col Frosinone, prima serie C con Monopoli e Juve Stabia e apparizioni col Pescara in B, squadra dove è cresciuto.

Basteranno per fermare il Napoli campione d’Italia?

12 Agosto
Foto: frosinone calcio
Autore
Gian Luca Campagna

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