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La Juve passeggia sul Frosinone: 4-0 in Coppa Italia

Eusebio Di Francesco

Match mai in discussione, i ciociari escono ai quarti dii finale, restando in partita solo un tempo

La Juve passeggia sulle idee del Frosinone di fare il colpaccio ma ai quarti di finale della Coppa Italia finisce 4-0 per i bianconeri, col risultato mai in discussione.

Campionato o Coppa Italia? O effetto sorpresa. Sta di fatto che al momento delle formazioni mezza Ciociaria s’è interrogata sulla veridicità delle scelte di DiFra: fuori Barrenechea e Soulé dalla squadra titolare. Comunque, Cerofolini tra i pali, la difesa a tre Okoli, Romagnoli e Lusuardi, con Monterisi a riposo; la mediana con Lirola e Garritano sulle fasce, costruzione del gioco affidata a Mazzitelli e ai ringhi di Brescianini, in avani Harroui e Ibrahimovic più terminale offensivo Kaio Jorge, unico giovane juventino in campo. E la Juventus risponde col pontino Perin in porta, la Maginot formata da Gatti, un ex molto applaudito, Rugani e Bremer, nella terra di mezzo Weah, McKennie, Locatelli, Miretti, Kostic, in avanti Milik-Yildiz.

Il fortino ciociaro resiste 10’. Eppure in campo i ciociari sono scesi con personalità, ma quando commetti errori di sufficienza davanti alla Juventus (vero, Okoli?) il rammarico è uguale alla sorpresa, Miretti se ne va in mezzo a un bosco di gambe giallazzurre, Lirola lo stende e sul rigore sacro e santo Milik spiazza Cerofolini. Ma andiamo con ordine, fino al 10’ non succede nulla se non la grande intensità espressa da entrambe le squadre che si affrontano come due bulli in piazza davanti alla bellona di turno. Solo che il Frosinone poco più avanti della difesa schiera Okoli che commette due leggerezze in fase di disimpegno, che innescano prima i brividi ai compagni e poi il rigore. È goleada? Nemmeno per sogno. Il Frosinone reagisce come un leone ferito, Harroui suona la riscossa, Brescianini urla e fa legna, Mazzitelli sgomita e Ibrahimovic ha la possibilità di impattare ma il tempo che ha per prendere la mira lo sciupa con un tiro fiacco (19’). La Juve tiene in difesa grazie al cattedratico Bremer, ma le azioni da flipper in area ciociara sono al minutaggio, con Weah che corre e disegna in assenza di un Locatelli poco ispirato. Mazzitelli detta tempi e ritmi, Ibra ci riprova (36’) ma guadagna solo un angolo ma mai sfidare il gatto, così McKennie, sufficientemente oscurato da se stesso fino ad allora, pennella un cioccolatino per Milik che lo scarta gonfiando il 2-0 (37’). E per il Frosinone si fa notte.  

SECONDO TEMPO - Nemmeno il tempo di capire se Soulé può svegliare i suoi che Mazzitelli resta a sonnecchiare negli spogliatoi, così Locatelli gli ruba il tempo e la palla come si fa coi bambini all’asilo e porge a Milik l’ennesima caramella della serata da scartare: 3-0 al 47’ e match virtualmente lucchettato, con la tripletta del polacco. E il Frosinone rischia l’imbarcata, la squadra si disunisce, galleggia solo Romagnoli, il Var lo grazia per la quarta rete di Milik ma poi subisce la sforbiciata di Yildik (60’) servito ancora da un sontuoso McKennie: è 4-0 e la notte si fa ancora più scura. E nel frattempo DiFra aveva mandato in campo Barrenechea e Gelli per dare cervello alla squadra ma ormai i buoi sono scappati dalla stalla, è sempre accademia bianconera, che si diverte a far scorrere palla e cronometro, rischiando la quinta rete. Il Frosinone torna con una certezza in Ciociaria: che a Bergamo lunedì 15 servirà un altro approccio. 

11 Gennaio
Autore
Gian Luca Campagna

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