Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

Il Frosinone prima spreca poi difende lo 0-0 col Toro

di francesco sorriso.jpeg

I ciociari, con pesanti assenze in mediana, soffrono ma creano occasioni con Kaio Jorge, poi resistono al break finale del Torino

Il Frosinone impatta 0-0 contro il Torino e di sicuro è un punto guadagnato quello maturato allo Stirpe. Certo, i ciociari hanno sofferto la maggiore organizzazione della mediana granata, ma l’undici di DiFra ha avuto le più chiare occasioni per passare. Eppure l’ultimo momento è stato un brutto quarto d'ora per i ciociari, ormai stremati, decisi a difendere la parità dall’aggressione del Toro.  

DiFra fa di necessità virtù. Rispolvera l’argenteria caduta in soffitta e apparecchia la zona tra mediana e attacco con Garritano, Gelli e Kaio Jorge sin dal fischio iniziale, più Brescianini dal 1’. La iattura della squalifica di Barrenechea e l’infortunio di Mazzitelli sconvolgono piani e strategia del tecnico ciociaro, anche se la difesa è quella recitata anche a scuola: Turati tra i pali, Okoli e Romagnoli centrali, sulle fasce Monterisi e Oyono. Completano la formazione inedita l’estro di Soulé e Ibrahimovic a completare l’attacco.

Juric si affida in difesa a Tameze, confidando soprattutto sull’asse Rodriguez -Buongiorno, poi la terra di mezzo ingolfata da Bellanova, Vlasic, Ricci, Ilic e Vojvoda, in avanti Sanabria e Zapata, la nuova coppia gol dei granata.

Gelli vice sostituto di Barrenechea e Mazzitelli si piazza nella cerniera tra difesa e mediana, Oyono è alto per quella che è la difesa a tre con Romagnoli e Monterisi a fare da corazzieri più Okoli, con l’angolano che sulla fascia mancina aiuta Ibra e su quella destra corrono Garritano e Soulè.

PRIMO TEMPO - Pronti e via, è il Toro a fare la partita. Alza il campo la mediana granata, spinge a destra con Bellanova e Ricci che comincia a fare la lavatrice suggerendo palloni puliti, faticano i ciociari con Garritano e Soulé costretti a scendere per recuperare palla e ripartire. La partita è tirata, con lo spauracchio Zapata a far correre i brividi allo Stirpe con una capocciata di poco a lato (3’), con Oyono che dopo una dozzina di minuti rischia il doppio giallo. Poi, è show di Gelli che ubriaca Tameze e incolla la palla sulla testa di Kaio Jorge ma Milinkovic-Savic risponde da campione, soffocando la prima gioia del gol al brasiliano (23’). È salita la febbre ai giallazzurri, alzano la temperatura del campo, capiscono che il lato debole granata è quello mancino, così al 29’ Tameze lancia uno scarico violento sul portiere, ne approfitta Kaio Jorge che perde l’attimo ma appoggia per Ibra che vede libero Garritano, ma l’ala si lascia prendere dalla frenesia col tracciante che si spegne a lato. Poi al tramonto della prima frazione ancora un’indecisione della difesa torinese regala a Okoli la testata vincente ma il difensore manca l’impatto pultio con la palla, su ribaltamento di fronte Ilic lascia partire una castagna in diagonale che sbatte sul palo con Turati battuto. Le squadre si affrontano a viso aperto, decise a dare un’impronta differente al loro destino, ma la prima frazione si chiude in parità.

SECONDO TEMPO - E si riparte con la stessa voglia di superarsi. È Zapata a tormentare il pranzo della domenica a Frosinone: prima la retroguardia giallazzurra si addormenta su fallo laterale lasciando solo soletto il colombiano, poi Monterisi decide con leggerezza di fargli un assist, ma la punta non ne approfitta. Ma ora è il Frosinone a dettare i tempi, così è ancora Milinkovic-Savic a dire di no a una rasoiata di Kaio Jorge, liberato da un fraseggio Garritano-Ibra (51’). Sale l’allegra brigata ciociara, con Soulè che regala sprazzi di calcio vellutato al pari di Gelli, manca solo lo spunto finale a Ibrahimovic, supportato da un più intraprendente Brescianini e dal ritorno di Lirola. Il Toro sembra alle corde ma poi riprende il giro palla, con una botta di Zapata (73’) respinta da Turati, anche perché Juric ne spedisce tre all’unisono (Lazaro, Karamoh, Seck), con DiFra che offre la chance a Caso e Lulic, all’esordio stagionale. E diventa aggressivo il Torino, grazie all’innesto di Karamoh, molto attivo sia come sponda a Zapata sia cercando soluzioni personali, ma sono tutti i nuovi ingressi a regalare linfa e idee ai granata, che crea azioni da flipper in un’area laziale sempre più affollata, una sorta di bosco dove i colpi proibiti vengono fatti passare. Fino allo 0-0 finale, che è un fischio di liberazione per un Frosinone incero tatto, rintanato a protezione di Turati.

10 Dicembre
Autore
Gian Luca Campagna

Commenti