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Operazione Dea: il Frosinone con l'Atalanta nel mirino

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Sabato 26 i ciociari bissano allo Stirpe: arrivano i nerazzurri del tecnico Gasperini

Operazione Dea. No, non è un film stile 007, ma è il prossimo obiettivo dei canarini, istruiti a dovere dal tecnico Di Francesco e corroborati da un mercato generoso. L’esordio col Napoli è stato già archiviato, il pubblico si è divertito, ha apprezzato il calcio libero e veloce promesso dall’allenatore abruzzese, ora però spazio alla concentrazione verso il match contro l’Atalanta dopo l’emozione del debutto contro i campioni d’Italia. Infatti, sabato 26 (sempre alle 18.30) i ciociari bissano l’appuntamento allo Stirpe: stavolta tocca alla squadra che presumibilmente sarà la vera rivelazione del campionato, quell’Atalanta del Gasp che stavolta non tenterà soltanto l’attacco alla zone Champions ma cercherà di cullare un sogno mostruosamente proibito. Gli acquisti dell’ultima ora del calibro di Scamacca e De Ketelaere, ma anche il trattenere gioielli autentici (come Scalvini) valgono più di un annuncio sulle reali ambizioni degli orobici, tant’è che sul campo del Sassuolo i nerazzurri dopo un primo tempo equilibrato hanno cambiato marcia agendo da grande, cioè cercando di accelerare per chiudere la pratica, arrivato nei minuti finali proprio grazie anche alla qualità dei nuovi innesti.

Ma queste, alla fine, sono le sfide che esaltano una provinciale. Dicevamo del mercato in entrata: il centravanti tanto invocato dalla piazza (e dalla necessità) è giunto nel nome e nella fisicità di Cheddira, che tornerà utile al gioco e alla tattica di DiFra, restando sempre in attesa del funambolo brasiliano Kaio Jorge. In queste ore si sta cercando anche di chiudere con Lirola, lo spagnolo che il tecnico pescarese ha già avuto nell’esperienza di Sassuolo, capace di ricoprire l’intera fascia mancina, sia in difesa che in fase propositiva.

Contro il Sassuolo, Gasp ha disegnato il suo 3-4-1-2 scegliendo tra i pali l’argentino Musso, in difesa la linea a tre con a destra l’albanese Djmsiti, al centro quel genio di Scalvini, sulla corsia mancina il bosniaco ‘The tank’ Kolasinac; nella terra di mezzo spazio alla duttilità, al fosforo e alla corsa della coppia olandese Koopmeneirs-De Roon, abili sia a difendere, offendere e a un gioco maschio, ma soprattutto alla fantasia del croato Pasalic che smista e vede, sulle corsie esterne il prodotto del vivaio Ruggeri e Zappacosta (a destra, ruolo ricoperto anche da Zortea), in avanti la coppia tutta muscoli, velocità ed esplosività Zapata-Lookman. In corso d’opera sono subentrati Scamacca e CDK. Se si vanno a guardare i cv dei giocatori atalantini si noterà che tutti sono nel giro delle rispettive Nazionali.  Forse non è una mission impossibile quella di racimolare punti contro la banda del Gasp ma ci va abbastanza vicino.  E queste sono le sfide che esaltano una provinciale.

1 anno fa
Autore
Gian Luca Campagna

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