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Giana Erminio, chi era costui?

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La squadra di Gorgonzola disputa la fase finale dei play off di C. Ma che nome è per una squadra?

Altro che Champions League e sfida all’ultimo punto tra Inter e Napoli in serie A. Mentre l’Inter cercherà la gloria contro il Psg c’è chi cerca un posticino al sole. Questo spicchio luminoso è rappresentato dal mega torneo dei play off di serie C, un campionato nel campionato piuttosto che una coda finale di stagione. Ora si è entrati nella fase finale del turno nazionale, ora il gioco si fa serio, scendono anche le big che si sono viste sfuggire la promozione per un soffio come Ternana, Vicenza e Cerignola.
Tra queste squadre svetta il Giana Erminio, che gioca le sue partite casalinghe a Gorgonzola, una cittadina di 21mila anime dell'hinterland milanese, famosa per il formaggio, che la domenica si stringe su tribune che contengono al massimo duemila tifosi. Ma che nome è Giana Erminio? È il nome di un 19enne gorgonzolese morto durante la Grande Guerra: incredibile storia, questa, che dà il nome di una persona a una squadra di calcio. E sì, il Giana Erminio è l’unica squadra tra i pro in Italia che porta come denominazione un antroponimo.
Ma facciamo un po’ di ordine. La squadra come la conosciamo oggi è stata fondata nel 1909, col nome di Unione Sportiva Argentia, per poi prendere il nome Giana Erminio nel 1932 e in maniera definitiva nel 1947. Erminio Giana è sottotenente del 4º Reggimento del Battaglione alpino "Aosta", ma il 28 giugno 1916 muore sul Monte Zugna (tra le province di Trento e Vicenza), viene insignito della medaglia d'argento al valor militare, ma è solo nel 1947 che la squadra cambia il nome in modo definitivo e la madre dell’ufficiale sponsorizza e sostiene la squadra. Da lì, il nero come colore ufficiale, in segno di lutto, con i bordi bianchi su maglia e calzettoni, fino ai colori di oggi, il biancazzurro con interni neri. La squadra ha giocato per decenni nei campionati dilettantistici lombardi, finché l’imprenditore caseario battipagliese Oreste Bamonte rileva il club nel 1985, divertendosi a far militare la squadra tra Promozione ed Eccellenza, affidando la guida tecnica a Cesare Albè, che incredibilmente nel 2014 raggiunge la serie C. Nel 2018-19 Albè si dimette dopo 25 anni di fila come tecnico, anche se c’è da registrare la retrocessione nel 2022, ma l’anno dopo è di nuovo serie C. Certo, in C ci sono stati tecnici come Riccardo Maspero e Oscar Brevi a sedersi in panchina ma ogni tanto è stato richiamato Albè, che è più che un manager per il Giana.
E ora si stanno disputando i play off. In panchina siede Andrea Chiappella, che ha portato la squadra sesta in campionato: nel primo turno il Giana ha superato la Virtus Verona 1-0, poi nel secondo ha vinto a tempo scaduto sul campo del Renate 2-1 dopo essere stata in svantaggio e dove c’era l’obbligo della vittoria, nel terzo turno doppio 3-1 al Monopoli, che per buona parte del campionato ha conteso il primato all’Avellino e al Cerignola nel girone C. E ora via alla fase finale: c'è anche il Giana Erminio. 
16 Maggio
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