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Apoteosi ciociara: 3-0 alla Reggina e fuga

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Nono risultato utile per il Frosinone che sbanca il Granillo. Ancora una volta il tecnico Grosso dimostra la sua bravura

Quando leggi la formazione del Frosinone che scende in campo al Granillo capisci subito una cosa: l’unico titolare (inamovibile) di questa squadra è lui, Fabio Grosso. Cambiano gli interpreti ma lo spirito resta sempre lo stesso. E muta anche l’essenza tattica, e quindi la matrice caratteriale dei protagonisti. Okay, partiamo dalla fine: il Frosinone vince il big match 3-0 dando una lezione non solo alla Reggina, seconda in classifica, ma anche a tutte le altre diciotto squadre della serie B. E ora piccolo passo indietro, prima della cronaca del match.

Dicevamo di Grosso. Sì, certo era un match ad alta tensione anche perché si scontravano in panchina due campioni del mondo 2006 in un momento in cui si gioca Qatar 22 e noi siamo spettatori interessati, appunto, alla serie B. Ma Grosso vince su Inzaghi nettamente, con i calabresi mai in partita, merito del Demiurgo in panchina che accarezza e coccola tutta la sua rosa ma fa capire che in campo ci va il Frosinone e non i giocatori. Ci va un blocco. Il blocco giallazzurro. Pensiamoci un po’: si fa male Kone e poi Rohdén ma l’assetto non muta, Lucioni s’infortuna e ti domandi che ripercussioni possa subire la retroguardia senza il suo ministro della difesa, a Bolzano non c’è Mazzitelli e ti domandi se la barca regge, a Reggio ecco che Moro si accomoda in panca, al pari di Caso, in attesa della completa guarigione (che ormai c’è). E Grosso rivede anche le sue di idee, non cambia mica soltanto i suoi preziosi alfieri: dal play davanti alla difesa con la squadra compatta nella terra di mezzo con le ali più un centroboa passa a un 4-3-3 con disinvoltura epicurea. Cotali e Sampirisi sulle fasce, coppia centrale Ravanelli e Szyminski, poi Rohdén, Boloca e Mazzitelli a correre e ragionare in mezzo, Garritano, Insigne e Mulatteri col compito di aprire e assistersi a vicenda per trovare la via della rete. Eccolo il Frosinone contro la Reggina.

Le squadre si studiano all’interno del quarto d’ora accademico, poi appena scocca il primo giro di lancette ecco Gagliolo a provare di rompere l’inerzia del match a tu per tu con Turati, bravo a fare da schermo (16’), ma è uno schizzo d’inchiostro sul taccuino. Annoti solo Insigne che ha garra, corsa e spirito mondiale, così invita Boloca al tiro (32’), poi Camporese nell’impostare commette un errore da oratorio, Mulattieri s’invola e scarta come una caramella Colombi e deposita in rete per lo 0-1 (34’). È tripudio. E c’è anche la chance di mettere tutto in ghiacciaia subito, ancora Insigne (e chi sennò?) suggerisce per Garritano, ma tra lui e il gol c’è un discorso a parte così la Reggina fiata. Si riprende, con Rivas e Canotto indemoniati dopo il tè, ma è questione di attimi per non soffrire e far capire chi è la regina del campionato, così Garritano chiama Insigne, che al volo esplode il pallone all’angolino (50’). Apoteosi ciociara: 0-2. Saltano nervi e schemi a Inzaghi: subito manda dentro Cicerelli e Gori per un reparto più aggressivo (56’), poi al 65’ getta sulla corsia esterna anche Federico Ricci e poi ancora Crisetig. Ma tra i pali Turati trascorre un’Immacolata serena, grazie ai compagni che addormentano la partita. Chi rischia ancora di aumentare il pallottoliere è però il Frosinone: Mulattieri lancia Insigne che scatta come un centometrista ma si fa ipnotizzare da Colombi (66’). Ti mordi le mani ma l’urlo è rimandato di qualche secondo: Garritano (ancora lui come assist man…) scodella un piazzato per la capocciata di capitan Szyminski: siamo 0-3. Buonanotte Reggina. Da registrare un acuto di Menez (70’) poi Grosso decide di mettere muscoli e ossigeno nuovi, al 74’ il tecnico finalmente (nel senso di alla fine) Caso per Garritano, Ciervo per Insigne e Borelli per Mulattieri. Tatticamente resta tutto invariato. L’allegra brigata giallazzurra controlla senza affanni come se si trattasse di una seduta d’allenamento o poco più, quasi a non voler infierire, la Reggina con la forza della dignità lascia correre il pallone oltre la propria metà campo, segna anche ma il Var s’accorge del fallo di Liotti su Sampirisi (84’). Si aspetta solo lo scorrere del cronometro. È sempre più in cima il Frosinone, con i 9 risultati utili di fila: a +6 sulla Reggina seconda e a + 9 sulle terze. E domenica allo Stirpe tocca ai nerazzurri del Pisa.

1 anno fa
Foto: frosinone calcio
Autore
Gian Luca Campagna

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