Irma Testa, prima pugile italiana sul podio Olimpico
Soli 23 anni per lei che nel 2016 era stata anche la prima pugile italiana a partecipare ai Giochi Olimpici
Irma Testa, 23 anni, un cuore grande e una storia alle spalle. Una storia che la vede alla ribalta nel panorama mondiale ai Giochi Olimpici di Tokyo dove a 23 anni conquista una medaglia di bronzo nella categoria dei pesi leggeri, diventando così la prima italiana nella storia del pugilato femminile italiano a raggiungere questo risultato. Irma detiene inoltre un altro record: è stata la prima pugile italiana a partecipare a un Olimpiade, a Rio de Janeiro nel 2016. La Butterfly del pugilato italiano ha in bacheca anche un campionato europeo nella categoria dei pesi piuma nel 2019.
Irma è una ragazza grintosa e determinata, ma anche sensibile ed empatica. Quando le si chiede cosa significhi lo sport per una ragazzina così giovane risponde: “Lo sport è fatto di rinunce, sacrifici e sofferenze”. E a proposito della sua vita: “Andare via da casa a 14 anni, lasciare la famiglia alla quale sono molto attaccata per seguire la strada dello sport. Tutti gli altri sacrifici che ho fatto e che faccio sono serviti e servono a qualcosa. Essi sono alla base dello sport. Mi alleno cinque ore al giorno, la sera sono stanca e non mi curo se non posso andare fuori con gli amici. Anche quando potrei spesso non ci riesco”. Un profilo che fa emergere la dedizione e l’impegno con il quale Irma si sia gettata nel mondo del pugilato da piccola, a 12 anni, come dichiarato da lei stessa nel film Butterfly, di cui è protagonista. Un film che ripercorre la sua vita, dai 12 anni come detto quando si iscrisse in palestra, i viaggi e la lontananza dalla famiglia e dagli amici per inseguire il suo sogno di entrare nel pugilato professionistico. Poi le Olimpiadi di Rio nel 2016 e infine il trionfo a Tokyo.
Irma è stata la prima italiana a salire sul podio Olimpico. Con fierezza ricordando il suo essere donna dice: “E’ vero è questa è la dimostrazione che le donne possono fare pugilato. Ripensando al mio percorso, a tutti i sacrifici, da dove ho iniziato a dove sono ora, è la conferma che tutti i miei sforzi sono valsi a qualcosa”. E con lo sport ha un debito, come ammette: “Per lo sport io ridarei tutto, anche se non dovesse arrivare una medaglia. Il percorso che fai per raggiungerla è bellissimo”.
Commenti