Latina si gioca le chance per la capitale della cultura
Il capoluogo pontino punta la data del 15 dicembre: da lì la finale per una promozione che non è solo culturale
Tutto è nato il 4 luglio 2023, dove i Comuni, le Città metropolitane e le Unioni di Comuni, che non abbiano concorso alle due precedenti edizioni, hanno pensato bene di aspirare a diventare la nuova Capitale della cultura italiana dell'anno 2026. Una prima vera scrematura c'è stata il 27 settembre, quando le città aspiranti hanno trasmesso il dossier, comprensivo di titolo, progetto culturale, referente responsabile, valutazione di sostenibilità economico-finanziaria e obiettivi perseguiti, con i relativi indicatori, oltre a due sintesi della proposta, una breve e una estesa, corredate da un’immagine esemplificativa ad alta risoluzione, per la comunicazione e la promozione dell’iniziativa da parte del Ministero. E sono rimaste in 16. E tra queste città c'è anche Latina. Le altre? Eccole: Agnone (Isernia), “Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al centro”; Alba (Cuneo), “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”; Bernalda (Matera), “Ascolto. Mondo, Conoscenza e Mistero”; Cosenza, “Dai Sogni ai Segni”; Gaeta (Latina), “Blu, il Clima della Cultura”; L’Aquila, “L’Aquila Città Multiverso”; Lucca, “Lucca 2026. Abitare la cultura”; Lucera (Foggia), “Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture”; Maratea (Potenza), “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario”; Marcellinara (Catanzaro), “L’Incontro nel punto più stretto d’Italia”; Rimini, “Vieni oltre. Il futuro qui e ora”; Treviso, “I Sensi della Cultura”; Unione dei Comuni Terre dell’Olio e del Sagrantino (Perugia), “CulturaXBenessere”; Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena), “Valdichiana 2026, seme d’Italia”; Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana (Arezzo), “Il Cantico delle Culture”.
Sì, c'è anche Latina, con la visione positiva di, “Latina bonum facere”, che richiama anche alla bonifica idraulica, che qui è ancora sentita come un marchio di fabbrica, insieme ai laghi costieri e alle dune che s'affacciano sul Tirreno.
La Giuria, composta da sette esperti del mondo della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica, da istituirsi con decreto ministeriale di concerto con la Conferenza Unificata, selezionerà i 10 progetti finalisti entro il 15 dicembre 2023. Questi verranno discussi pubblicamente nelle audizioni da svolgersi entro il 14 marzo 2024. Ciascuna finalista avrà a disposizione 30’ per presentare la propria candidatura, seguiti da una sessione di ulteriori trenta minuti per le domande della Giuria.
La procedura si concluderà entro il 29 marzo 2024, termine per la raccomandazione da parte della Giuria al Ministro della candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2026. Il Ministro, successivamente, proporrà di conferire il titolo al Consiglio dei Ministri, che lo assegnerà formalmente con propria delibera.
Dopo Bergamo e Brescia, Capitale italiana della cultura 2023, il titolo spetterà nel 2024 a Pesaro, seguita da Agrigento nel 2025.
“Latina non si ferma”, ha dichiarato il sindaco Matilde Celentano anticipando che nei prossimi giorni insieme all’assessore Annalisa Muzio, che è tra le coordinatrici del progetto culturale, terrà una conferenza stampa sull’argomento. “Arriveremo alla data del 15 dicembre con un movimento attivo, un laboratorio aperto alla città e ai nostri partner per la presentazione delle proposte già contenute nel dossier e quelle future, per la creazione di una rete culturale da fortificare al di là del premio”. ha aggiunto il sindaco.
“La cultura – ha sottolineato l’assessore Muzio – è la chiave di accesso al futuro, è la rete di protezione per le nuove generazioni, è sviluppo, territorio, pianificazione urbanistica, economia, socialità, inclusione, sport, ma soprattutto è cittadinanza e senso di appartenenza a una comunità, la nostra, che è una comunità forte che discende dai bonificatori che hanno resistito agli stenti per realizzare quel capolavoro unico che è la nostra città. La candidatura ormai è ufficiale: ora sta a noi viverla appieno, tutti insieme, mettendo a sistema il nostro tessuto sociale e gareggiare in modo corale con quella determinazione e quel coraggio che ci contraddistinguono. Forza Latina.”
Commenti