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Macron e le sue truppe irritano Lega e Russia

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Il leader Salvini: "La nostra Costituzione non prevede la guerra di attacco e infatti l’Italia, l'Unione Europea, la Nato si armano per difendersi, non per aggredire

“Non ce l’ho con Macron, ma quando parli di mandare soldati al massacro, soldati che sono figli, fratelli, mariti, smentisci la natura stessa per cui è fondata la comunità europea". Così il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, intervenendo alla scuola di formazione politica della Lega a Palazzo Rospigliosi. "Non parlo di Ue, ma di comunità europea: noi siamo una comunità, non una marmellata dove contano banchieri e potenti”, ha aggiunto.

Ieri, parlando dal palco della kermesse leghista di Roma, Salvini aveva detto: "Lasciare anche solo intravedere che soldati italiani, francesi, tedeschi possano uscire dal proprio Paese per andare a fare la guerra penso sia pericoloso. Macron con le sue parole rappresenta un pericolo per il nostro Paese e per il nostro continente. Il problema non sono mamma e papà ma i guerrafondai come Macron. Io non voglio lasciare ai nostri figli un continente pronto alla terza guerra mondiale, voglio un'Europa di pace".

“La nostra Costituzione non prevede la guerra di attacco e infatti l’Italia, l'Unione Europea, la Nato si armano per difendersi, non per aggredire. La Russia oggi è un Paese ostile, ha aggredito una nazione pacifica e sta provocando le nazioni dell'Europa per arrivare ad un'intensificazione del conflitto come dimostra la notizia di oggi di un missile che, per colpire l’Ucraina, è passato nello spazio aereo della Polonia”. Così Ettore Rosato, vicesegretario di Azione e capogruppo di Azione-Per in commissione Esteri alla Camera, ospite a Sky Agenda. “Non sono fatti assolutamente indifferenti. E purtroppo il drammatico attentato terroristico avvenuto a Mosca, per il quale abbiamo espresso tutti solidarietà, rischia di essere usato da Putin come un'arma assolutamente strumentale per intensificare il conflitto”, ha concluso.

Con le sue dichiarazioni sul possibile invio di truppe in Ucraina il presidente francese Emmanuel Macron vuole compiacere Washington e provocare gli alleati della Nato. A dirsene convinto è stato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un'intervista alla Tass. "Tutte le dichiarazioni del presidente francese Macron negli ultimi anni (e le ha periodicamente rilanciate) sulla creazione di una sorta di autonomia strategica, tutto questo si è rivelato nulla. Nessuno ci sta pensando ora. Ora, nonostante il fatto che Macron insista sul fatto che è ancora possibile che inviino truppe di terra in Ucraina, non si tratta più di autonomia strategica, ma di come compiacere gli Stati Uniti e allo stesso tempo provocare gli alleati della stessa Alleanza Nord Atlantica", ha osservato il ministro degli Esteri russo.

25 Marzo
Autore
Giada Giacomelli

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