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Prima di A: il Frosinone aspetta il Napoli. Tre sfide in una

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Allo Stirpe sono attesi i campioni d'Italia. Una sfida anche tra i due presidenti e i due tecnici, entrambi con un passato nella Roma

Se il Frosinone voleva attirare l’attenzione sin dalla prima giornata di campionato, be’, è andato oltre le aspettative. Il 20 agosto allo Stirpe arrivano i campioni d’Italia del Napoli. Ma saranno side nella sfida. E sì, perché sarà anche il duello tra i due presidenti, Maurizio Stirpe e Aurelio De Laurentiis, con quest’ultimo che si è sempre chiesto  ‘ma che ci fa il Frosinone in serie A?’. E poi un altro grande duello, stavolta in panchina: perché Eusebio Di Francesco è colui che ha sostituito nei cuori giallorossi Rudi Garcia alla Roma. E già, arrivano i grandi incroci del destino: a gennaio 2016 il tecnico francese viene esonerato mentre Di Francesco siede sulla panchina giallorossa sin dall’inizio della stagione 2017-18 dopo il breve interregno di Luciano Spalletti. Insomma, ci sono davvero molti elementi per ravvivare una sfida che già è calda di suo.

Innanzitutto la sfida contro i campioni d’Italia amplificherà l’esordio dei canarini al ritorno in serie A dopo 4 stagioni. I media si catapulteranno su questa partita, per seguire l’esordio dei campioni, mentre farà comodo anche al territorio ciociaro, pronto ad accogliere il pubblico delle grandi occasioni per una cornice unica di festa. E ci sarà anche la sfida tra i due presidenti: già a gennaio 2019 ADL si sfogò sulle colonne del New York Times chiedendo a tutti cosa ci facesse il Frosinone in serie A, concetto ribadito anche a primavera scorsa, quando il numero uno partenopeo piuttosto che pensare a brindare per uno scudetto imminente si scagliò contro la squadra ciociara tacciandola di fare un numero esiguo di spettatori in tv nell’eventuale ritorno nella massima serie.

Poi, un'altra sfida, dai contenuti tecnici ancora da scoprire ma che incuriosisce: ci sarà una battaglia georgiana. Infatti, il Napoli presenta il suo campionissimo Khvicha Kvaratskhelia, contrapposto al fantasista appena approdato al Frosinone, quel Giorgi Kvernadze anche lui mancino, di cui si dice un gran bene. Ah, entrambi vantano lo stesso agente. 

E poi i due tecnici: Garcia gioca di solito col 4-2-3-1 mentre Di Francesco col 4-3-3, due moduli ariosi, veloci, propositivi, che hanno in comune un importante trascorso in giallorosso. Una curiosità: fu proprio il Sassuolo di Di Francesco a far scricchiolare la prima Roma di Garcia, che veniva da 10 successi di fila, un pareggio che per gli emiliani rappresentò, guarda un po’, una forte iniezione di fiducia, considerata che era la prima stagione in serie A. È la stagione 2013-14, Garcia eredita una squadra e una tifoseria delusa da due stagioni altalenanti (Luis Enrique, Zeman più Andreazzoli), ma parte col botto: 10 vittorie di fila. Poi, il pari a Torino 1-1 coi granata e l’1-1 all’Olimpico con rete di Berardi a tempo scaduto. Garcia è avvisato. Di Francesco vuole ripartire.

5 Luglio
Foto: pixabay
Autore
Gian Luca Campagna

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