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Frosinone epico: vince 4-0 al Maradona contro il Napoli

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Agli ottavi di Coppa Italia i ciociari travolgono i campioni d'Italia. Ne segnano 4 senza subirne uno

Epico Frosinone. Travolge il Napoli al Maradona agli ottavi di Coppa Italia vincendo 4-0. Avete letto bene, non è un risultato da Fantacalcio. È tutto vero. Incredibile. Visionario. Fantastico. 4-0. Non è uno scherzo del tabellone.

DiFra fa capire che sì c’è spazio per chi ha giocato di meno ma il Frosinone mantiene inalterata la sua anima. Difesa a tre con Okoli al centro, Monterisi e destra e Lusuardi a sinistra; Brescianini e Barrenechea sono corsa e faro, più Garritano, Bourabia e Kvernadze a comporre le geometrie della terra di mezzo, in avanti l’inedita coppia forza e velocità Cheddira-Caso. Del resto, l’unica vittoria stagionale in trasferta dell’allegra brigata ciociara è arrivata finora soltanto in Coppa Italia: a Torino contro i granata per 2-1. Mazzarri sposa la stessa linea del collega dando spazio ai panchinari, fissa il 4-3-3, riposo per la ritrovata coppia Osimhen e Kvara per le chance offensive di Simeone più il fosforo di Demme e Gaetano, sperando sulla spinta del giovane Zanoli a destra.

PRIMO TEMPO - Non sa cosa è la paura il Frosinone. La difesa è a tre con Lusuardi pronto a sfoggiare alla sua prima senso della posizione e personalità, Barrenechea è alto come non lo abbiamo mai visto in questa stagione, va ad affiancare Brescianini fino alla trequarti napoletana, Bourabia va a corrente alternata mentre Garritano resta dietro permettendo a Caso di provare ad arare la fascia mancina. Demme e Cajuste, che dovrebbero essere i grimaldelli degli azzurri, restano incollati nelle zolle di pertinenza ciociara mentre Gaetano è soggetto da ‘Chi l’ha visto?’ così Simeone non si libera mai della morsa ordita da Okoli e Lusuardi, che gli ringhia fino a metà campo. Dopo un lampo di Cheddira (2’) e trascorso il quarto d’ora accademico, il Napoli prova a spingere sull’acceleratore ma sono azioni dettate dalla volontà individuale di Lindstrom (16’) e Raspadori (21’), con Cerofolini sempre pronto a smanacciare.

E credi che solo una sciocchezza da oratorio possa favorire i campioni d’Italia, così Okoli arriva in vantaggio su una palla persa dai napoletani e senza guardare l’appoggia all’indietro non accorgendosi di Simeone. Regole che ti insegnano all’asilo, non alla scuola calcio. El Cholito strabuzza gli occhi, non crede a quello che vive e scherza Cerofolini buttandola dentro. È il 36’. Ma il Var (ma solo lui) si accorge di un mano-spalla di Lindstrom e il gol viene annullato. Si combatte e provano al tramonto della prima frazione Garritano (alto) e Raspadori su punizione (si distende Cerofolini) a schiodare il risultato di parità. Ma si va a prendere il tè sullo 0-0.

SECONDO TEMPO - Al 54’ Mazzarri, dopo la punizione di Mario Rui che si stampa sul palo, dice basta al fioretto e decide per un maggiore vigore. Dentro Di Lorenzo e Lobotkva per dare spinta sulle fasce e legna in mezzo, poi il tecnico partenopeo decide anche di archiviare la pratica ciociara chiamando alle armi Osimhen e Kvara. Insomma, basta scherzare, dentro il Napoli titolare. Ma si è fatto i conti senza l’oste. E l’oste è di razza ciociara, tosto, genuino, fiero. Cheddira è solo ma si batte come un leone, Caso arretra e prova ad allungarsi, i ciociari soffrono ma non si disuniscono, ribattono, poi su corner ecco la spizzata vincente di Barrenechea (64’) proprio tra Osimhen e Di Lorenzo. DiFra capisce che può vincerla, così butta dentro energie fresche, come Harroui e Gelli. Neanche il tempo di stropicciarsi gli occhi e guardare il tempo che scivola via che Di Lorenzo imita Okoli e lancia Caso: corsa solitaria e raddoppio. Incredibile: Napoli 0 Frosinone 2. E i ciociari abbassano i ritmi, fraseggiano con tecnica come se stessero sulla spiaggia, con birra in mano e infradito, insegnano calcio e sfiorano la goleada prima con Gelli poi con Lirola, innervosiscono Osimhen, unico dei suoi a cercare di ruggire, mentre Politano e Ostigard si lasciano andare a isterismi. Mazzarri non si capacita: in questo campionato solo Udinese e Torino non hanno bucato la porta ciociara, impossibile che non ci riescano i suoi mammasantissima. Attacca con frustrazione il Napoli e si scopre ai contropiedi micidiali dei ciociari, che prima ricavano un rigore con Gelli pestato da Di Lorenzo, trasformato con freddezza da Cheddira (90’), poi Harroui umilia i campioni con un tocco misurato su imbeccata di Lirola. Finisce 0-4. Il Frosinone passa il turno ed è già epica. Sì, avete letto bene: Napoli 0 Frosinone 4. E mentre Okoli immortala i festeggiamenti con i selfie sotto la torcida giallazzurra DiFra prepara la sfida di sabato contro la Juventus.

NAPOLI (4-3-3): Gollini; Zanoli, Ostigard, Natan, Mario Rui (9’ st Di Lorenzo); Cajuste, Demme (9’ st Lobotka), Gaetano; Lindstrom (28’ st Politano), Simeone (18’ st Osimhen), Raspadori (18’ st Kvaratskhelia).

A disposizione: Meret, Contini, Juan Jesus, Rrhamani, Zerbin, Russo, D’Avino

Allenatore: Mazzarri.

FROSINONE (3-4-3): Cerofolini; Okoli, Monterisi, Lusuardi (41’ st Romagnoli); Kvernadze (1’ st Lirola), Bourabia (21’ st Gelli), Barrenechea, Garritano; Brescianini (21’ st Harroui), Cheddira, Caso (26’ st Soulè).

A disposizione: Frattali, Turati, Baez, Lulic, Kaio Jorge, Bidaoui, Ibrahimovic.

Allenatore: Di Francesco.

Arbitro: signor Rosario Abisso di Palermo; assistenti Filippo Bercigli di Valdarno (Firenze) e Marco Ricci di Firenze. Quarto Uomo Livio Marinelli di Tivoli (Roma); Var Antonio Di Martino di Teramo, Avar Giacomo Paganessi di Bergamo.

Marcatore: 20’ st Barrenechea (F), 25’ st Caso (F), 46’ st Cheddira (F, r), 49’ st Harroui (F)

Note: spettatori: 25.000 circa; angoli: 6-3 per il Frosinone; ammoniti: 43’ pt Bourabia (F), 46’ pt Kvernadze (F), 16’ st Cajuste (N), 26’ st Caso (F), 29’ st Gaetano (N), 35’ st Harroui (F), 40’ st Politano (N), 44’ st Monterisi (F); recuperi: 3’ pt; 5’ st

19 Dicembre
Autore
Gian Luca Campagna

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