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Disintossicatevi senza device al The Offline Club

telefonino blu

Si chiamano The Offline Club, sono i caffè dove i giovani si disintossicano dai device: leggono, chiacchierano, giocano

Immaginate uno spazio dove si gioca al calcio balilla, in un angolo si legge e sdraiati su un tappeto diversi ragazzi s’infervorano per un lancio di dadi durante un gioco da tavolo. Immagini del secolo scorso? Nient’affatto. Benvenuti in The Offline Club, uno dei tanti club che cominciano a fiorire in Europa (anche a Milano) in nome di una pausa dal proprio assillante Smartphone. Quando ho letto questa news ho stropicciato gli occhi: in Olanda vari caffè vietano l’uso dei telefonini e i giovani socializzano e interagiscono come se catapultati in un mondo pre-digitale.
Al di là di una iniziativa che può apparire anacronistica rispetto alla velocità dei consumi e dei rapporti di oggi, è un modo per riappropriarsi del proprio tempo (libero), di rigenerarsi e di prendersi una pausa rispetto a una metodologia di lavoro che ci rende sempre più schiavi di qualsiasi device. Device che, però, ci consentono anche di lavorare stando da un’altra parte, in un modo che va oltre il concetto dello smart working, ma questo è un altro tema da sviluppare successivamente. Comunque, dei club offline ne necessitano anche gli adulti, non solo i ragazzi, la dipendenza dai bip dei social coinvolge moltissimi di noi. E pensare che una volta per competere con i bar di una volta nascevano gli internet caffè.
Quello che appare buffo è che chi ha creato The Offline Club chiede a chi crea uno spazio del genere di seguire un percorso di formazione offerto dalla ‘casa-madre’, aspetto sufficientemente curioso. Immaginate, nel secolo scorso, se qualcuno avesse bussato alla porta del vostro bar e avesse avanzato la pretesa di insegnarvi come si socializza utilizzando carte da gioco, freccette, corsi di degustazione di birra, letture condivise e via cianciando. Sarebbe stato preso a calci. Oggi no, viene considerato come un Messia che ridona il tempo perduto a chi si è smarrito tra social e web.
8 Giugno
Autore
G. C.

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