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Qatar22: evviva l'epica di Olanda-Argentina

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La partita rissosa e piena di colpi di scena è stata condannata dai più pr la condotta non esemplare dei calciatori. Però che epica!

Ah, ma lo spirito decoubertiniano che fine ha fatto! Che scandalo! Quanta ipocrisia senza conoscere fatti e misfatti. Facciamo un po' di ordine dopo la scomposta (eufemismo) esultanza degli argentini godendo in faccia ai 'poveri' olandesi sconfitti ai tiri di rigore. Gli argentini non sono stinchi di santo nè mai lo saranno anche perché mai lo sono stati. Ecco, sgomberati i pochi dubbi che avevate. Hanno sangue spagnolo, si comportano come gli italiani, ammirano i francesi ma vorrebbero tanto essere come gli odiati inglesi: vi basta come sintesi? La radice del male tra Olanda e Argentina risale alla finale del Mundial 78 a Buenos Aires, d'accordo, ma come sovviene e accade in un torneo come il Mondiale a volte gli interpreti pur con lauree nel cassetto, trofei in bacheca e frequentazioni di salotti esclusivi restano pregni di quell'umanità spicciola e primitiva che trasuda nei peggiori tornei delle periferie del mondo. E che bellezza, questa! Lo spirito del bambino rissoso e ansioso esplode in tutta la sua puerile violenza nell'adultescente. Alle reazioni anarchiche però non seguono mai fatti gravissimi, e questo ha un grande significato. Vabbè, gli argentini sono latini, sono meno compassati degli olandesi freddi e irreggimentati nei sentimenti (veramente?!), ma vi chiedo: non suona strano che i tulipani invece di rispondere per le rime agli sberleffi odiosi degli argentini vittoriosi si siano afflosciati come colpiti da una tormenta inaspettata? Forse che al centro del campo i giocatori insultavano, denigravano, maledicevano, auguravano sfortuna e jella al tiratore di turno? Tutti, eh. Mica solo i tulipani tristi e sconfitti, sia chiaro. Della serie: a chi la gioia e gli sberleffi da scolaretti indisciplinati a chi la disperazione di me misero e tapino. E la scena dei giocatori a terra sconfitti ricorda la poesia di Saba sul portiere. Certo, agli sconfitti va lo sguardo commiserevole. Ma gli argentini sono argentini. 

Qualcuno dirà: be', le parole del tecnico olandese Van Gaal prima del match hanno fatto divampare l'animo sensibile e poco gentile degli argentini, snobbando Messi e soprattutto ammettendo di volersi prendere la rivincita della sconfitta della semifinale del Mondiale Brasile 2014 e magari proprio ai tiri da rigore. Bellissima sfida, vi dirò. Grazie Louis. Sennò che Mondiale al cloroformio tra i protagonisti! E Messi che dopo il 2-0 su calcio di rigore va a esultare davanti alla panca olandese piantandosi sul terreno e allargando le mani sull orecchie mimando il gesto del gol di Riquelme, emarginato proprio da Van Gaal quando era il re di Barcellona? Epica. E il 'bobo' urlato di Messi, confortato (?) dal telecronista patriota, mentre si avvicinava Weghorst, che s'allontana non capendo che gli ha dato dello 'scemo'? Da partita scapoli e ammogliati, è chiaro. E le due risse? Degne di un quarto di finale d'altri tempi. E le provocazioni? Straordinarie. E le misure arbitrali, poi: 8 cartellini gialli tra gli argentini, 'appena' 6 tra gli olandesi che però vantano un'espulsione. Olanda-Argentina è questa. Passione pura, certo con passaggi brutali ma mai violenti. In un torneo da bar quell'esultanza burlona degli argentini sarebbe finita con una rissa da OK Corral, auto incendiate e prognosi da semestri. E comunque tornando a parlare di Mondiali di calcio ai cultori della sportività spinta e ipocrita è andata di lusso perché si sarebbe anche potuta ipotizzare una finale Inghilterra-Argentina. Quella sì sarebbe stata vietata ai deboli di cuore e ai puri di spirito. Amen. 

1 anno fa
Autore
Gian Luca Campagna

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