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Qatar 2022: Caro Queiroz, dacci un taglio. Ai tuoi capelli

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Chiediamo al tecnico portoghese della Nazionale iraniana di solidarizzare con le donna iraniane

Diamoci un taglio, caro Carlos Queiroz. Non solo alle polemiche, ma anche ai capelli. Piuttosto che ingellati come un attore hollywoodiano, dalla mascella spregiudicata e volitiva, dacci un taglio. Solidarizza con le donne iraniane, magari fallo in diretta con un video di solidarietà postando l'hashtag #MahasaAmini e declinando a memoria “Zhen, zhian, azadi”, cioè “Donna, vita, libertà”, lo slogan che per mesi di proteste è riecheggiato nelle piazze di tutto il mondo in difesa delle donne iraniane, schiacciate da polizia morale, angherie e violenze. Per l'allenatore portoghese, classe '53, tecnico dell'Iran al Mondiale in Qatar, non dovrebbe essere difficile ripetere quelle parole, considerato che l'ex allenatore di Real Madrid e Manchester United conosce bene quel Paese, avendo allenato la Nazionale dal 2011 al 2019 e che oggi è salito di nuovo sul carro mondiale iraniano con un altro ricco contratto. Queiroz nei giorni scorsi si è reso protagonista di un battibecco con un giornalista inglese di Sky, che lo incalzava sui diritti negati alle donne in Iran. La risposta inelegante, saccente, disgustosa di Queiroz è stata: "quando la tua testata mi potrà pagare allora risponderò alla domanda", poi ha avuto due dita di dignità e si è eclissato dalla conferenza stampa. Messaggio chiaro: il valore dei soldi copre ogni nefandezza. E peccato che chi ha vissuto una vita intensa come lui, baldo 69enne, con un conto in banca cospicuo da poterne riversare una parte a chi ne ha necessità o da abbracciare cause umanitarie per un mondo più giusto, continui a servire professionalmente Stati che calpestano i più elementari diritti umani. 

Non è vero che ognuno è figlio della sua terra. Carlos Queiroz è nato a Nampula, grande città del Mozambico, ex colonia portoghese, da genitori portoghesi, tornò in patria dopo la Rivoluzione dei garofani del 25 aprile 1974 e la successiva dichiarazione d'indipendenza del Mozambico avvenuta l'8 settembre 1975. Ma evidentemente la storia dei diritti riacquistati nel suo Paese dopo 40 anni di dittatura non è servita a formarlo come giovane e come uomo. Probabilmente, in Queiroz i veri valori risiedono nei soldi. Anche quando ne hai talmente tanti da poterli rifiutare. 

https://video.repubblica.it/dossier/mondiali-di-calcio-qatar/diritti-delle-donne-scontro-tra-ct-iran-queiroz-e-giornalista-quanto-mi-paghi-per-rispondere/431978/432934

1 anno fa
Autore
Gian Luca Campagna

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