Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

Il Festival della scienza di Genova entra nel vivo

scienza.jpg

Una rassegna con 212 eventi in presenza con più di 350 scienziati ed esperti internazionali, in 26 luoghi diversi di Genova, 350 animatori

Tra le più importanti manifestazioni al mondo di diffusione della cultura scientifica, il Festival della Scienza di Genova è sempre una garanzia di eccellenza, lo dimostra la massiccia affluenza di pubblico che in questi giorni si muove tra conferenze e laboratori, mostre e seminari dislocati nei luoghi più belli della città, che si tratti di palazzi storici o di piazze trasformate in installazioni.

In programma da giovedì 21 ottobre a lunedì 1° novembre e giunto alla sua 19^ edizione con la parola chiave Mappe, si presenta con un menu ricchissimo per numero di eventi e di scienziati coinvolti. Viene potenziato l'innovativo format realizzato per rendere la manifestazione accessibile anche da remoto, è stata infatti ampliata l'offerta online per le scuole, inoltre la maggior parte delle sale sono dotate di impianti per la diretta streaming, tanto da prevedere un abbonamento specifico per chi non può seguire in presenza. Ma l'atmosfera del Festival va respirata, vissuta attraverso i 212 eventi in presenza con più di 350 scienziati ed esperti internazionali, in 26 luoghi diversi di Genova, 350 animatori, 11 giorni in cui le barriere fra scienze matematiche, naturali e umane, vengono abbattute e la ricerca scientifica si può toccare, vedere, capire in ogni sua declinazione.

"La scienza disegna mappe dinamiche, percorsi utili al miglioramento della nostra vita e di chi verrà dopo di noi. Della scienza dobbiamo fidarci, senza aspettarci certezze assolute, con spirito critico, rispetto e talvolta un po' di coraggio" così Fulvia Mangili Direttore operativo del Festival della Scienza, commentando il tema di questa edizione. E di mappe si è già iniziato a parlare in molti sensi: dalle mappe cerebrali alle mappe dell’Universo, fino a quelle che ci guidano attraverso il nostro pianeta o la nostra vita, anche grazie alla presenza del Regno Unito, paese ospite 2021, con cui si discuterà di virus e pandemia, ma soprattutto di strategie per il futuro.

In un momento in cui sembra farsi largo un incomprensibile sentimento antiscientifico per la ricerca tutta, con un fastidioso brusio di fondo che di fatto impedisce di distinguere tra verità e fake news, una manifestazione come il Festival della Scienza assume ancora più importanza. Perché è toccando con mano la ricerca che si comprende a pieno come l'imparzialità dei dati, insieme alla pacata obiettività e alla condivisione, temi cari all'intera comunità scientifica, siano l'unica mappa possibile per orientarci in questo periodo complicato.

3 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Athena Barbera

Commenti