Tutti pazzi per la smart house. In futuro
Come cambieranno le abitudini degli europei in seguito alla crisi energetica e alla voglia di ecosostenibilità
In questo importante momento di transizione ecologica, dettato dalle sfide ambientali più delicate come la crisi climatica, diventa un'emergenza non più rimandabile la riduzione della dipendenza energetica dai paesi esteri e dalle fonti fossili.
Nel maggio 2021 Parlamento e Consiglio hanno trovato l’accordo provvisorio per arrivare a una legge quadro, approvata a giugno, che servirà come base giuridica per tutti i provvedimenti successivi. Il punto principale è la riduzione entro il 2030 delle emissioni nette (cioè al netto degli assorbimenti) di gas a effetto serra pari ad almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990.
Non si tratta più di un semplice accordo ma di una norma che riguarderà tutti i Paesi dell’Unione.
Quindi su ampia scala, ogni Paese dell'Ue dovrà impegnarsi in egual modo per una partecipazione consapevole alla riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 per arrivare all'impatto climatico pari a 0 entro il 2050.
Ma anche la nostra realtà quotidiana è sempre più sensibilmente proiettata ad uno stile di vita ecosostenibile, ad un nuovo conscious approach. Questo cambiamento, ormai inevitabile, si sta facendo strada grazie soprattutto alle nuove tecnologie pensate per contenere i consumi e risparmiare energia, oltre ai vantaggi per la nostra salute e quella dell'ambiente.
A tal proposito, nelle nostre abitazioni e nei giardini di propietà, già da tempo si è resa indispensabile la Domotica, un insieme di automazioni e tecnologie domestiche che consentono di gestire da remoto tutti gli apparecchi tramite un quadro collegato all' impianto elettrico.
L'origine etimologica della parola DOMOTICA deriva dall'unione del termine latino 'domus', casa, con il suffisso greco 'ticos', che indica le discipline di applicazione.
Ed è grazie all'applicazione di questa tecnologia che siamo in grado di garantire il funzionamento dei vari impianti collegati, in maniera efficiente, ottimizzando al massimo le prestazioni ed i consumi.
E in un momento in cui si sente anche la necessità di vivere a contatto con ambienti verdi e accoglienti, è stato ideato il giardino intelligente che permette di avere zone di relax all’interno della propria casa e, nello stesso tempo, anche una produzione di ortaggi, frutta, verdura, piante aromatiche e insalata, anche se in quantità minime.
Questo approccio di vivere in “maniera smart” comporta una produzione di quello che veramente è necessario al consumo quotidiano, in maniera “sana e maggiormente responsabile”.
Uno smart garden corrisponde ad una sorta di giardino indoor. E' una serra di tipo idroponico adatta alla coltivazione in interno. La coltivazione detta idroponica avviene fuori dal suolo;
le piante non sono posizionate nella terra, ma crescono grazie all’acqua e ad altre sostanze nutritive in essa sciolte.
Il punto di forza dello Smart Garden è quello di essere in gran parte autonomo. Inseriti semi e sostanze, regolerà luce e ossigeno automaticamente.
Chi pensa di fornirsi di un giardino smart deve conoscere prima di tutto la differenza tra due diverse tipologie di vasi che contiene, quelli con i semi e quello con le capsule. I vasi che consentono l’uso di semi, permettono la semina di diverse varietà di semenze, direttamente al loro all’interno, contenente argilla. La tipologia di vasi con capsule, invece, ha la particolarità di non contenere nessun tipo di terriccio. Le capsule sono pronte per l’uso; al loro interno già presenti i semi naturali e non trattati con sostanze nocive per la salute dell’uomo e per l’ambiente.
L’automazione in giardino si è diffusa in seguito all’avvento della tecnologia delle smart home.
Il giardinaggio che necessitava del tagliaerba, dell’irrigazione manuale e quindi di tanto tempo da dedicare, con il giardino intelligente non esiste più. In uno smart garden, elementi come luce, tagliaerba e sistemi di irrigazione sono perfettamente connessi tra loro e possono funzionare in sincronia ed autonomamente. Impostando i dispositivi del giardino intelligente secondo le personali esigenze, sarà possibile gestire le “attività di giardinaggio” tramite delle semplici app.
E siccome anche l’occhio vuole la sua parte, considerando che lo smart garden indoor diventa parte integrante dell’arredamento di casa, è bene scegliere un prodotto che sia in armonia con la stanza che lo ospiterà.
Quando la tecnologia ci viene in aiuto, possiamo tranquillamente pensare di includerla nella nostra casa, senza però gettare nel dimenticatoio quei piccoli rituali e abitudini tanto cari alle vecchie generazioni (come annaffiare i fiori, curare una pianta malata etc.) che ci occupano le mani e ci liberano la testa, mantenendo anche solo un piccolo vaso fuori dalla finestra!
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