La vita di Sorrentino arriva alla Mostra Del Cinema
Un grande successo per il nuovo film di Paolo Sorrentino, figlio della vera storia del regista premio Oscar
La 78esima edizione della Mostra del cinema di Venezia si era aperta con la standing ovation rivolta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Durante la seconda giornata il lunghissimo applauso è invece toccato a Paolo Sorrentino, premio Oscar per il miglior film straniero del 2014 con La Grande Bellezza.
Sorrentino ha presentato il suo nuovo film in concorso: “È stata la mano di Dio”, titolo che richiama la celebre frase di Diego Armando Maradona dopo il goal di mano ai mondiali 1986 .
La pellicola racconta la storia di un diciassettenne di Napoli, folgorato dall’approdo di Maradona al Napoli e successivamente sconvolto da una tragedia familiare. È l’opera più autobiografica di Sorrentino, visto il legame fortissimo della trama alla vita del regista. Sorrentino ha infatti vissuto da protagonista questo film durante la sua adolescenza, rimanendo orfano di entrambi i genitori a 16 anni e fortemente legato alla figura mitologica del campione argentino scomparso lo scorso novembre. Proprio per questo particolare legame di Sorrentino con la pellicola, la sua emozione era palpabile al momento dei nove minuti di applausi dedicati al film dai presenti in sala.
Un trionfo mondiale
Un successo straordinario, che ha convinto anche la critica internazionale, che ha gradito la pellicola del regista italiano. AdnKronos riporta critiche entusiaste per il film, come quella di Indiewire che lo ha definito “il suo film migliore”, o El Paìs e Le Figaro, che lo hanno definito rispettivamente "un film che si tuffa in un doloroso passato intimo” e “un film bello, in cui il regista ha trovato un soggetto che lo ispira: se stesso".
Critiche confermate e accreditate dall’attore e amico Toni Servillo, che ha recitato anche in questo film nel ruolo del padre del ragazzo. Secondo l’attore campano, in questo film Paolo Sorrentino “ha voluto sedersi accanto allo spettatore e sussurrargli la storia all’orecchio”.
Storia sussurrata, a giudicare dalle critiche, con la solita maestria e originalità.
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