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Psicodramma Frosinone: perde in casa 3-2 col Monza

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I brianzoli si portano avanti 3-0 poi subiscono il ritorno dei ciociari che però falliscono il pari. Quarta sconfitta di fila per DiFra

Psicodramma Frosinone. Operazione aggancio miseramente fallita. La Befana porta Carboni ai ciociari, tant'è che sentiremo molto parlare di questo argentino classe 2005 autentico gioiello in casa Monza. La maggiore organizzazione dei brianzoli ha ragione di un Frosinone lento e compassato nella prima frazione, più generoso nella seconda ma dimostra che le disattenzioni si pagano care. Così il Monza con una partita tatticamente perfetta vince 3-2 allo Stirpe.

Aria di cambiamenti e di appelli in casa ciociara. DiFra disegna un 3-4-2-1 con qualche novità per interrompere le tre sconfitte di fila. Turati tra i pali, al posto di Romagnoli è Lusuardi a conquistarsi il posto da titolare in difesa disegnando la linea a tre con Okoli e Monterisi, play basso Barrenechea con accanto il gradito ritorno dal 1’ di Reinier (preferito all’ex Mazzitelli) più il recupero di Lirola e la conferma di Gelli sulle fasce, il tridente è composto dai terribili Soulé-Harroui col terminale Cheddira, preferito a Kaio Jorge, finora solo un centro (su rigore).

Palladino mostra il suo Monza allo specchio: Di Gregorio in porta, Caldirola e D’Ambrosio sono i paggi di Gagliardini, la terra di mezzo vede protagonisti il faro Pessina più i duttili Bondo, Pereira, Carboni e Ciurria, poi Colpani con centravanti Mota Carvalho al posto di Colombo.

PRIMO TEMPO – Tempo di pugna con una pioggia fastidiosa e un’umidità persistente trasformano lo Stirpe nel vecchio catino del Matusa. È battaglia vera sin dai primi vagiti del match. Con un colpo solo il Frosinone ne potrebbe scavalcare due appaiando proprio i brianzoli. È arrembante il leone giallazzurro ma oltre la pressione non va, tant’è che appena si sgancia Caldirola offre a Colpani una telefonata che si spegne di  poco a lato (6’). Si difende con la coppia Gagliardini-Caldirola il Monza con esterni Ciurria (a destra) e Pereira (a sinistra) ma è il falso nueve a non dare punti di riferimento in avanti, considerato che Mota Carvalho e Colpani tornano, impostano e ripartono, al pari di Carboni, un 2005 argentino davvero niente male, tanta garra, dribbling veloci e molto mancino. Ed è proprio l’argentino a innescare il vantaggio brianzolo: su corner respinto Colpani taglia in mezzo, Carboni la tocca sporca, Lusuardi sonnecchia e la palla passa, capita su Mota Carvalho che anticipa Turati e il disperato intervento di Monterisi. La frittata è fatta: 1-0 per il Monza al 18’. Alza il campo il Monza, su rinvio di De Gregorio la squadra sale fino alla linea della mediana con Colpani che cerca sempre i tagli, mentre il Frosinone vive un piccolo psicodramma, è lento e prevedibile nella manovra, con la forza dei nervi prova a cercare una soluzione su una barriera difensiva impenetrabile, bene registrata da Gagliardini e Caldirola. Ci provano il tuttocampista Soulè e il fiato e la tecnica di Gelli ma al Frosinone manca quell’Italo Svevo tirato fuori oggi in una trasmissione dal giornalista Giampiero Mughini, magari dotato di quella cristallina profondità letteraria sarebbe servito lui come centravanti per stappare la partita. Così è solo su piazzato che Di Gregorio strozza il pari a una staffilata di Soulé (32’). Ci vorrebbe una magia per l’allegra brigata ciociara che ha smarrito la via della brillantezza, spinge a destra con Monterisi e Lirola e sulla fascia mancina con Gelli e Harroui, si tentano le sovrapposizioni ma senza sbocchi, prova a stringere i tempi il Frosinone, ma in agguato c’è sempre Valentin Carboni: recupera palla su un dribbling insistito di Soulé, Mota Carvalho corre e lo serve al bacio, l'argentino resiste alla carica di Barrenechea e infila il raddoppio proprio al 45’. È tempo di saldi in casa ciociara.

SECONDO TEMPO – Dentro Mazzitelli per Reinier e Caso per Lirola, chiara l’intenzione a trazione anteriore di DiFra con più presenza, dribbling e geometria. Ed è subito Caso a scaldare le mani a Sorrentino (47’) con una sventola da fuori, ma è un altro Frosinone, più cattivo, più intraprendente, più muscolare. Ancora Caso a servire un tiro in corsa di Soulé (52’) ma fa buona guardia Sorrentino. Eppure il Monza non si rintana, gioca e ancora Carboni propizia dolori in casa ciociara, disegna un tracciante che Soulé in spaccata spiazza Turati per lo 0-3 (55’). Nemmeno il tempo di dire che è finita che Harroui s’inventa dribbling e gol riaccendendo le speranze con l’1-3 (56’). È il 60’ e i sentimenti inversi dominano i due tecnici: Palladino si copre con Pablo Marì al posto di Gagliardini e dà fiato a Colpani spedendo in campo Akpa Akpro mentre DiFra chiama al miracolo Kaio Jorge al posto dell’impalpabile Cheddira. E l’area del Monza diventa un bosco fittissimo, con lo Stirpe che si trasforma nel Matusa, i brianzoli scendono la difesa a cinque con Bondo che arretra raccordando la mediana. Serve una magia per il Frosinone, che avrà alla fine il 60% del possesso palla, così Mazzitelli mette gamba su una palla sanguinosa persa dal Monza e indovina il corridoio per Caso, che viene steso da D’Ambrosio. Rigore senza Var. Soulè dal dischetto spiazza Sorrentino, fa 2-3 e sale a quota 8 (75’). All’83’ DiFra tenta il tutto per tutto: dentro Ibrahimovic e Cuni per l’assalto alla baionetta. Ma il Monza c’è, si difende senza grandi patemi e regala al Frosinone la quarta sconfitta di fila.

6 Gennaio
Autore
Gian Luca Campagna

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