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Sul Covid il virologo Pregliasco richiama l'attenzione

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Dopo le riaperture annunciate dal CdM: "la politica fa l'assist, ora la responsabilità passa ai cittadini"

Dopo la burrasca c'è sempre il sereno, ma mai pensare che la pioggia non possa tornare. Sono chiare le parole del virologo Fabrizio Pregliasco, sono dense di ottimismo ma richiamano anche a un grande senso di cautela e di responsabilità. 

Le indicazioni del Cts, il Comitato tecnico scientifico per l'emergenza Covid "erano state un po' più prudenti, la scelta dei politici è stata osare un po' di più, ma non troppo, dando un messaggio positivo vista la situazione epidemiologica. In questo modo però, a mio avviso, riversando su di noi cittadini la responsabilità a continuare a comportarsi con buon senso e non pensare che è tutto finito e si può andare 'alla grande' senza più le attenzioni di prima". Così il virologo Fabrizio Pregliasco, all'indomani del decreto del Governo che allenta le misure anti-Covid, riportando al 100%, in zona bianca, le capienze degli spazi culturali e al 50% per le discoteche al chiuso.

"Io credo - dice l'esperto - che ci sia da parte della maggioranza dei cittadini un comportamento responsabile che quindi, in qualche modo, possa garantire una convivenza più civile con questo virus, anche alla luce di un potenziale colpo di coda che potrebbe arrivare con l'inverno e tutte le riaperture. Quindi - ribadisce Pregliasco - è una responsabilizzazione rilanciata ai cittadini. E questo perché non c'è un manuale, non possiamo dimostrare che ci sia davvero una differenza una capienza del 35 o del 50%".

La distanza di un metro eliminata? "Se tutti manteniamo un po' di buon senso anche se non c'è un metro, ci sarà il lavaggio delle mani, l'attenzione a non accalcarsi tutti insieme". E comunque quando si sta a teatro o al concerto "il rischio è minore perché si sta fermi in religioso silenzio".

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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