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Il Frosinone si complica la vita ma supera l'Empoli 2-1

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I ciociari schiacciano i toscani, passano con Cuni e Ibrahìmovic poi regalano un finale d'ansia

E sì, lo sbandamento sardo è stato solo momentaneo, è figlio di un maledetto black out se mercoledì i ciociari hanno eliminato il Toro dalla Coppa Italia e stasera hanno schiacciato l'Empoli battendolo 2-1 allontanando anche i fantasmi sardi nella parte finale di gara. 

C’è poco da fare. Allo Stirpe si respira l’aria di quella squadra che deve rincorrere il destino, sapendo che ha smarrito per strada un’occasione sacra. Ma il calcio è quella parte della vita che ti concede più possibilità nello stesso spazio temporale, così il Frosinone, rinfrancato dalla gita corsara di Torino, dopo l’eclisse mentale di Cagliari ha superato la prova Empoli, debole dei suoi 7 punti e del suo score di reti gonfiate ferme a 3 in 10 incontri.

LE FORMAZIONI - Evviva la globalizzazione. DiFra sorprende ancora con la formazione, ha opzioni il tecnico pescarese e allora piega il suo credo rispetto all’avversario di turno. Se Turati è il solo sicuro del suo posto, il pacchetto arretrato vede Lirola sull’out destro e sull’opposto Marchizza, centrali Monterisi e Okoli, in mezzo scontato il rientro di Mazzitelli a sostenere Barrenechea, poi l’entusiasmo tradotto nei nomi di Reinier, Soulé e Ibrahimovic, autentica sorpresa dal 1’ dopo l’esordio boom in Coppa Italia contro il Toro, centravanti Cuni preferito a Cheddira. È un 4-2-3-1 di partenza con ben 8 titolari dal 2001, contro i tre dei toscani.

Andreazzoli disegna il suo Empoli con Berisha estremo, la Maginot a quattro con Bereszynski cursore sulla destra e Bastoni sull’out mancino, due polmoni capaci più a offendere che difendere, centrali il corazziere Luperto (191 cm) e l’albanese Ismajli, poi la trincea con il rumeno Marin, Grassi e Fazzini spedendo in panca Baldanzi, tre dai piedi buoni con propensioni da ampie vedute, poi i due giannizzeri a sostenere Caputo centravanti, vale a dire a sinistra Cancellieri e a destra l’italoghanese Gyasi, preferendolo a Cambiaghi. Un 4-3-2-1 che profuma di scorribanda offensiva.

PRIMO TEMPO - Appena Manganiello fischia l’inizio delle ostilità i ventidue in campo sembrano scolari al lunapark. Come se un insegnante li avesse lasciati liberi di agire dopo aver oltrepassato l’ingresso del parco giochi, corrono felici prendendo a calci il pallone, soprattutto i toscani, che inseguono un risultato pieno per colorare una classifica anemica. È scatenato sull’out mancino Cancellieri, spinge come uno sprinter, tant’è che svernicia l’incrocio al 2’, imitato da una botta di Fazzini (3’) tamponata in corner. Il Frosinone ribatte e prova a reagire, con un Soulé ovviamente ispirato, ma è ancora Cancellieri che scarta un cioccolaitno per Gyasi che sbuccia solo soletto davanti a Turati (8’), l’italoghanese cerca di riscattarsi al 14’ ma è provvidenziale la spaccata di Monterisi. Il Frosinone c’è ma la mediana empolese è una lavatrice, tocca palloni sporchi e li rispedisce puliti in avanti, Lirola s’alza sulla corsia di destra costringendo Cancellieri a correre indietro, così il taccuino giallazzurro comincia a sporcarsi di occasioni: al 19’ il cross tagliatissimo di Soulè terrorizza la difesa toscana ma manda fuori tempo pure un liberissimo Ibrahimovic, al 20’ si sveglia dal torpore Cuni servito da un tocco di Ibrahimovic dopo un pasticciaccio tra Berisha e Ismajli ma la Var strozza in gola la gioia del vantaggio per fuorigioco.

Poi le squadre rifiatano, alla mezzora DiFra cambia modulo, piazza a corrente alternata Ibra a destra per sfondare su quel fronte, sempre occupato da Lirola e Soulé, che genera ansie nella difesa toscana, sia a destra che a manca, spedendo puntualmente in tilt l’avversario nell’uno contro uno, che vedono anche in Reinier un altro spauracchio che salta come birilli gli avversari. Il baricentro ciociaro s’impenna, avanza, cingendo d’assedio l’Empoli, che sbanda: Gyasi indietreggia e Cancellieri è in rosso con le energie, Grassi ha meno lucidità, il puledro Fazzini combatte con una garra straordinaria, Luperto arringa i suoi e conduce la nave negli spogliatoi al sicuro sullo 0-0. Ah, se il Frosinone avesse un centravanti, impreca un signore con uno spolverino blu.

SECONDO TEMPO - Si ricomincia come era terminato il primo tempo: con il Frosinone in avanti, tant’è che l’Empoli supera la metà campo dopo il 50’. Scricchiola l’Empoli, schiacciato e compresso su se stesso, anche Fazzini spara il pallone appena gli capita tra i piedi, Cancellieri ora è un terzino, Reinier e Ibra dialogano su praterie dove gli altri vedono boschi, alzano il campo Barrenechea e Mazzitelli stazionando stabilmente nella metà campo avversaria. Poi, Berisha capisce che il pericolo è reale: al 52’ neutralizza un diagonale di Reinier servito in corsa da Cuni, al 57’ lo salva il palo su missile di Mazzitelli, e da un suo pasticcio al 58’ nasce un corner che Cuni timbra con una rete che ricorderà finchè campa, un colpo a metà tra tacco e volèe su imbeccata di Reinier. Una meraviglia!

Andreazzoli prova a ossigenare i suoi (62’) richiamando Gyasi e Marin per Cambiaghi e Ranocchia, ma la musica cambia poco. Anzi, il possesso palla è vertiginoso per i ciociari, alla fine sarà il 64%. Il signore con lo spolverino blu ora incita Cuni come se fosse il Messia, Mazzitelli insiste per celebrare la serata e prima timbra la traversa (67’) poi sfiora l’incrocio (68’). Andreazzoli ridisegna la squadra, piega in avanti Fazzini e chiama Cambiaghi per un esaurito Cancellieri ma Caputo resta troppo isolato. E puntuale il ko arriva al 74’: azione da play station con Marchizza che invita Ibra alla botta sotto l’incrocio: 2-0 Frosinone e buonanotte Empoli. E al 79’ standing ovation per Ibra e Cuni, sostituiti da Kaio Jorge e Caso, cambiando zero dal punto tattico. Ma il Frosinone ama complicarsi l'esistenza da sé, regala un finale thrilling, prima rivitalizzando l'oscura prova di Caputo, regalandogli la rete su assist di Cambiaghi (86'), poi sbandando quando comincia a scorgere le ombre e i fantasmi della rimonta sarda di una settimana fa prima di portare a casa i 3 punti. Meritatissimi. 

FROSINONE (4-3-3): Turati; Lirola, Monterisi, Okoli, Marchizza; Mazzitelli, Barrenechea, Reinier (38’ st Brescianini); Soulé (43’ st Oyono), Cuni (34’ st Kaio Jorge), Ibrahimovic (34’ st Caso).

A disposizione: Frattali, Cerofolini, Romagnoli, Baez, Lulic,  Garritano, Kvernadze, Bourabia, Lusuardi, Cheddira.

Allenatore: Di Francesco.

EMPOLI (4-3-2-1): Berisha; Bereszynski, Ismajli, Luperto, Bastoni (32’ st Cacace); Marin (17’ st Ranocchia), Grassi (32’ st Kovalenko), Fazzini; Gyasi (17’ st Cambiaghi), Cancellieri (24’ st Baldanzi); Caputo.

A disposizione: Perisan, Caprile, Shpendi S., Guarino,  Ebuehi, Maldini D.

Allenatore: Andreazzoli.

Arbitro: signor Gianluca Manganiello di Pinerolo (To); assistenti sigg. Marcello Rossi di Novara e Federico Fontani di Siena. Quarto Uomo sig. Niccolò Baroni di Firenze; Var sig. Matteo Gariglio di Pinerolo (To), Avar sig. Valerio Marini di Roma1

Marcatore: 13’ st Cuni (F), 28’ st Ibrahimovic (F), 41’ st Caputo (E).

Note: spettatori totali: 13.229; abbonati: 10.683; Spettatori paganti: 2.546 (di cui 68 ospiti); Totale incasso compreso rateo abbonamenti: 277.012,03; angoli: 8-2 per il Frosinone; ammoniti: 34’ pt Barrenechea (F), 42’ pt Reinier (F), 45’ pt Gyasi (E), 46’ pt Lirola (F); recuperi: 1’ pt; 6’ st; prima del fischio d’inizio osservato 1’ di raccoglimento per le vittime dell’alluvione in Toscana.

6 Novembre
Autore
Gian Luca Campagna

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