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DiFra ritrova la sua fatal Verona

di francesco sorriso.jpeg

Domenica allo Stirpe arriva l'Hellas, l'ultima squadra del tecnico oggi al Frosinone. Niente rivincite però i ciociari affrontano gli scaligeri in crisi

Forse è da un po’ di tempo che ci starà rimuginando su DiFra. Passo indietro, stagione 2021/22. Dopo le fallimentari esperienze sulle panchine di Cagliari e Sampdoria, Eusebio Di Francesco riparte da Verona. La prima giornata gli regala la sua grande ex, il Sassuolo: perde 3-2 al Bentegodi, 7 giorni dopo ancora tra le mura amiche e ancora una sconfitta, con l’Inter che passa 3-1. La terza giornata vede ancora la banda scaligera uscire senza punti da Bologna: 1-0 per i felsinei. Morale: 3 match e 3 sconfitte, esonero servito proprio alla vigilia della sua grandissima ex, la Roma, che incredibilmente frena la sua corsa di 3 vittorie su 3 sbattendo il muso contro il rigenerato Verona di Tudor. 
Eusebio Di Francesco che è uomo che ama parlare molto di calcio ma meno del processo interiore che lo caratterizza, non si è mai pubblicamente lasciato andare a parole come rivincita o vendetta, ma gli è sfuggito qualche volta un ‘mi devo togliere qualche sassolino dalle scarpe’ oppure ‘ho sbagliato io’ lasciando però facilmente intendere che l’essere stato l’unico a pagare non è un aspetto che ha proprio completamente digerito. E più passano le giornate e più il suo Frosinone raccoglie punti e applausi più emerge la maggiore lucidità con cui osserva quel passato recente che lo aveva tenuto lontano dal (grande) calcio per due stagioni piene. 
Ora, domenica 8 alle 15, DiFra potrà togliersi il primo di quei sassolini che ancora gli infastidiscono l’alluce nella scarpa. Allo Stirpe arriva quel Verona che fu la sua ultima esperienza in serie A prima di essere catapultato nella rigenerante esperienza ciociara. Un Verona che è partito fortissimo: ha vinto a Empoli allo scadere, ha battuto una brutta Roma per 2-1 tra le mura amiche, ha conosciuto la sconfitta a Sassuolo (1-3), si è preso un punto al Bentegodi contro il Bologna per 0-0, ha perso a San Siro contro il Milan per 1-0, ha perso il ‘derby’ a domicilio contro l’Atalanta per 1-0 e poi ha impattato, facendo un po’ le barricate, contro il Torino per 0-0. 
Insomma, andando ad analizzare il quadro degli scaligeri, ottima partenza, fluidità nei movimenti tra i reparti, un buon gioco offensivo, che però nell’ultimo mese s’è smarrito di brutto, tant’è che l’ultima marcatura risale a quella realizzata da Ngonge al 56’ contro gli emiliani, quasi 400 minuti fa. Ma se il reparto offensivo è in silenzio stampa, anche la difesa non passa momenti belli. Nel senso che è pur vero che Montipò ha incassato solo 2 reti in 4 match ma questa settimana i difensori veronesi hanno marcato visita: infatti, Baroni si ritrova senza gli infortunati Hien, Amione e Dawidowicz, a cui si è aggiunto Cabal, così a ora gli unici centrali disponibili sono Magnani e Coppola. 

Sul fronte ciociaro, DiFra deve far ripartire il suo giocattolo: la sconfitta di Roma brucia per le occasioni non concretizzate. E, si sa, la vendetta è un piatto che si gusta freddo. 

1 anno fa
Foto: frosinone calcio
Autore
Gian Luca Campagna

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