Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

Il pagellone. Giroud top, Urbano Cairo il peggiore contro la Juve

giroud.jpeg

Da 10 a 1 i voti della nostra redazione riferiti all'ottava giornata della serie A

10 - Ha vinto un Mondiale con la sua Francia, uno scudetto col Milan. È un highlander dall’alto dei suoi 37 anni. E segna ancora tanto. Basta così? Troppo poco. Giroud si inventa portiere nel finale contro il Genoa e fa un’uscita da beach soccer mentre eri impegnato a sorseggiare una birra staccandoti dai pali piantati con le palette. Eroico.

9 - Era duttile da giocatore nella terra di mezzo, oggi è uno stratega dalla panchina. Ha schemi, moduli, tigna, visione. E fame. Lui è Italiano, alla seconda stagione a Firenze, dove lo scorso anno ha rischiato di vincere due trofei. Ragionando gli mancano 4 punti: la Viola domina col Lecce, rischia di fare il 3-0 ma poi si fa raggiungere 2-2, a Frosinone detta legge ma strappa solo  1 punto. Trionfa a Napoli. Be’, avrebbe gli stessi punti del Milan.

8 - 8 come le partite giocate ma 10 come le reti siglate. Lautaro è in doppia cifra già dopo due mesi di campionato. Sì, d’accordo, contro il Bologna ha anche causato un calcio di rigore per i felsinei, ma non cambia il suo valore, anzi. Un attaccante non può retrocedere così tanto in difesa, altrimenti fa danni. È davanti che deve stare, dove è devastante.

7 - Sarà che l’arbitro Piccinini ha sbagliato, ma Genoa-Milan ce la ricorderemo perché gli ultimi 15’ sono stati epici. Sembrava di stare in un qualsiasi campo sportivo dell’America del Sud: gol contestato sul filo del 90’, espulsione del portiere rossonero per un’uscita kamikaze, recupero monstre, espulsione del portiere genoano. Ah, che belle le partite con la verve da scapoli e ammogliati.

6 - Scaricato anzitempo dal Bayern Monaco, idolo dell’Anderlecht, il 23enne Zirkzee sta dimostrando quanto sia tecnico, veloce, preciso, letale. Forse le fortune del Bologna disegnato da Thiago Motta non derivano solo da un ritrovato Orsolini ma anche da questo attaccante riccioluto proveniente dall’Olanda che quando si muove pare danzare. Vedere il 2-2 contro l’Inter.

6 bis - Lo chiamano El Flaco, perchè secco è secco. E alto. Ma non allampanato. Mollato dall’Atalanta, è esploso a Monza in B, voluto fortemente dal Cavaliere, che di calcio se ne intende. E lui ripaga quella visione, promozione in A, buona la prima stagione, già 4 reti in questo scorcio di stagione. Attaccante? Ma quando mai. È un centrocampista. Ah, il nome? Andrea Colpani.

5 Colleziona i vaffa della sua squadra come fossero palleggi. La seconda esperienza in Italia di monsieur Garcia pare sia già arrivata al capolinea,  tant’è che qualcuno lo ha avvistato a Capodichino. Il Napoli scudettato è a -7 dalla vetta e a -6 dalla sua fotocopia di Spalletti. Ma soprattutto lo spogliatoio erutta come il Vesuvio del 79 dC.

4 Brutto perdere contro la propria squadra del cuore e restare in fondo alla classifica. Niente romanticismi, please. Episodi da libro Cuore a volte non sono ammessi nel calcio dei grandi. Claudio Ranieri rilascia dichiarazioni d’amore per la Roma, che dimostra quanto valore possiede: 4-1 a domicilio al suo Cagliari, cenerentola del campionato con 2 punti deprimenti.

3 Perdere ci sta. È un risultato su tre. Ma mettere un concierge tra i pali è difficile da digerire anche per il più indulgente dei tifosi. Milinkovic Savic contro la Juventus sembrava il portiere dello stabile della redazione: distratto, svagato, sovrappeso. Questo 26enne alto 202 centimetri sembrava un lillipuziano.

2 Da eroe per una salvezza tranquilla passando a uomo mercato per sostituire Spalletti a Napoli fino a diventare bidone. Eh, dura la vita dell’allenatore. A Salerno è quasi pronto il benservito per Paulo Sosa, appena 3 punti, 0 nella classifica delle vittorie, peggiore difesa del campionato con 17 perle nel pallottoliere di Ochoa.

1 La gestione di Urbano Cairo nei derby del suo Toro con la Juventus è da brividi. Non vorremmo mai condividere il destino dei tifosi granata: dal 2005 a oggi nei 29 derby sotto la Mole il Torino ha perso 23 incontri, segnando appena 15 reti e subendone una caterva (54!). Per il Toro 1 vittoria e 5 pari, appena 8 punti, non c’è una squadra in Italia che ha fatto di peggio contro i bianconeri.

1 anno fa
Autore
Gian Luca Campagna

Commenti