Ciao Carletto Mazzone: il calcio piange un allenatore vero
Romano e romanista, Mazzone se ne va a 86 anni. Ha conquistato tutte le piazze dove ha allenato. Il cordoglio del mondo calcio e politico
E' morto all'età di 86 anni Carletto Mazzone, storico allenatore della Roma e di tante altre squadre tanto da detenere il record di presenze in panchina nel massimo campionato, 792 partite. Nel 2019 gli è stata intitolata la nuova tribuna Est dello Stadio Cino e Lillo Del Duca di Ascoli Piceno, e nello stesso anno è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano.
Di Carlo Mazzone, per tutti Carletto, il ricordo che rimane nell'immaginario collettivo è quella sfuriata, culminata con una corsa sotto la curva dell'Atalanta, durante il derby tra il Brescia e la Dea il 30 settembre 2001. A tempo scaduto Roberto Baggio segna il pareggio del 3-3 e Mazzone si lancia verso la tifoseria avversaria, da cui era stato bersagliato con sfottò per tutta la partita, con insulti anche alla madre. "Non lo accettai, soprattutto pensando alla mia povera mamma che mi era morta giovanissima fra le mie braccia", racconterà anni dopo. Cinque le giornate di squalifica rimediate dall'arbitro Collina, a cui Mazzone aveva anche detto "buttami fuori, me lo merito".
"Ciao Mister. Ti vorremo sempre un bene immenso. Forza Roma!". Così l'As Roma saluta Carletto Mazzone, morto oggi all'età di 86 anni.
"Carlo Mazzone è stato un simbolo del calcio. Era il decano degli allenatori, con il record di quasi 800 panchine in serie A. Ha dato tantissimo a questo sport sotto ogni profilo, tecnico, sportivo e umano. La Lega Serie A si unisce commossa al cordoglio della famiglia e di tutti i tifosi italiani". Lo scrive in una nota il presidente della Lega di Serie A, Lorenzo Casini. "Carlo Mazzone rappresenta una icona calcistica che ha catturato il mio cuore. La passione travolgente che riversava nelle squadre è stata davvero unica e irripetibile". Lo scrive Gigi Buffon sul suo profilo Instagram. "A riprova del suo magnifico temperamento ho un aneddoto fantastico a margine di un Parma-Brescia finita 3-0. Sul punteggio di 1 a 0 ed a 15 minuti dalla fine ho fatto una tripla parata che ha salvato il risultato. A fine gara mi ha incrociato e in mezzo a una trentina di persone e mi ha detto ”A Buffon... ma che t'ho fatto?? Oggi me sembravi Lazzaro... che te rialzavi sempre!” La notizia della sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma il suo impatto resterà per sempre vivo".
"È con profonda tristezza che apprendiamo della scomparsa di Carlo Mazzone. Personaggio unico nel mondo del calcio, ha rappresentato nello sport la romanità più pura e genuina. Ci piace ricordare quando scherzava sul fatto che ci fosse voluto un romanista come lui per far vincere alla Lazio lo scudetto nel 2000, grazie al suo Perugia che sconfisse la Juventus sotto il famoso diluvio. Anche per questo sarà sempre ricordato con piacere da ogni laziale". Lo dichiara Paolo Trancassini, deputato di Fratelli d’Italia e presidente del Lazio Club Montecitorio.
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