Di Francesco pronto a sgambettare Mou
Il tecnico ciociaro ha vissuto nella Capitale la sua migliore stagione e affronta i giallorosso in forte crisi tecnica e d'identità
La vendetta è un piatto che si serve freddo. Ma la temperatura all’Olimpico domenica sera sarà bollente. DiFra ritrova il suo passato più fulgido, quello che gli ha regalato uno scudetto da calciatore e una gloria solo sfiorata da tecnico. L’addio fu traumatico: il marzo del 2019 le sconfitte con la Lazio al derby e l’addio agli ottavi di Champions per mano del Porto bruciano ancora nell’anima del tecnico del Frosinone. Sensazione strana quella che pervade DiFra: guarda i giallorossi dall’alto in basso e può dare una spallata a un colosso dai piedi d’argilla. E il colosso è Mou. Già, la Roma dopo 6 partite annaspa nel tunnel della sua depressione, disorientata da una classifica che non è modellata rispetto al valore dei giocatori, ha 5 punti, frutto di una vittoria esplosa contro l’allegra brigata dell’Empoli, sepolta sotto una valanga di reti. Prima il buio, poi ancora black-out. E a Marassi contro il Genoa si è vista una squadra impalpabile, molle, senza gioco, ma non è una novità con Mourinho sulla panca giallorossa. E a questo punto, dopo tre stagioni con lo Special One in panchina, sì condite da un trofeo europeo, da un altro perso ai rigori, il popolo romanista dovrebbe chiedersi a gran voce se tutti i giocatori che sono passati a Trigoria non si sarebbero potuti esprimere meglio con un’altra guida tecnica. La domanda viene spontanea e forse se lo staranno chiedendo anche i Friedkin. Pensate che il monte ingaggi dei giallorossi in questa stagione è lievitato e sfiora 157 milioni d’euro, mentre quello della rosa ciociara è sotto i 7 (dati Oasport), ma in Ciociaria alle sfide Davide contro Golia ci sono abituati, solo che alla terza partecipazione nella massima serie un po’ di scaltrezza è subentrata.
Dicevamo che è un amarcord per DiFra. Nel 2019/20 è sulla panca della Samp: partenza da profondo rosso, 7 turni e 6 sconfitte, esonerato proprio alla vigilia di scontrarsi con la sua grande ex. Ma è solo rimandato l’appuntamento all’Olimpico da avversario: è la stagione 2020/21, siede sulla panchina del Cagliari, è il 22 dicembre e non basta la doppietta di Joao Pedro, i giallorossi vincono 3-2. Poi, manco a parlare della stagione 2021/22, DiFra abbraccia solo tre giornate sulla panca del Verona, tre sconfitte e alla quarta, alla vigilia anche qui contro la sua grande ex, viene esonerato. Invece, domani arriverà all’Olimpico da figliol prodigo, che forse non cerca rivincite ma solo un suo personale percorso di ricrescita. E guarderà Caput mundi dall’alto: 9 i punti dei ciociari contro i miseri 5 della Roma. Impensabile. Fantacalcio.
Sarà una Roma dalla furia cieca quella che affronterà il leone ciociaro? Fossi in DiFra direi ai calciatori di scendere e giocarsi la partita con la spensieratezza, la libertà di correre, verticalizzare e dribblare, non c’è l’assillo del risultato. Chi rischia siede sulla panchina di casa, con 60mila anime inviperite pronte a ululare.
Commenti