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Qatar 2022: pur stando a casa non staremo solo a guardare

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L'Italia è fuori dai Mondiali ma la verità è che li abbiamo volutamente boicottati per protestare per i diritti umani violati

Non staremo a guardare, noi di Editoria Responsabile. O meglio, sì, i Mondiali li guarderemo, perché alla fine siamo responsabili, ma con distacco. Anzi, no. Non è vero. Li guarderemo con passione, con passione equilibrata. Così prima e durante i Mondiali in Qatar ogni giorno consegneremo ai nostri lettori una gemma che profuma di calcio, un aspetto singolare che ha reso universale e patrimonio di tutti questo splendido sport. Sarà faticoso confezionare articoli unici, ma è il castigo per chi in Qatar non c’è. Questa è a nostra pena e così cercheremo di espiare. 

In verità, noi italiani già 4 anni fa abbiamo boicottato i Mondiali in Russia, altro che le continue sanzioni a Putin per il conflitto ucraino, abbiamo dimostrato di essere avanti, leggendo il futuro, e per rispetto di tutto il mondo abbiamo anticipato ogni rimostranza non disputando il Mondiale 2018. E siccome siamo coerenti, in Qatar, Paese che non sa nemmeno dove stiano i diritti umani, non ci andremo: abbiamo boicottato anche questi di Mondiali.

Però, alla fine, ce li vedremo nel salotto di casa, magari scalando di qualche grado i termosifoni, con buona pace delle nostre mogli, amanti e fidanzate. E sì, perché se tornava difficile seguire i Mondiali durante l’estate perché è d’obbligo la passeggiata serale e l’aperitivo nel pomeriggio, ecco che quando è pieno autunno, col sole che decide di calare prima, si sta rintanati in casa, sprofondati in poltrona costretti a seguire un Mondiale che non sentiamo nostro, che profuma di imbroglio e di farsa. E come disse Roberto Mancini, cittì degli azzurri, senza tanti giri di parole, dopo la vittoria in Ungheria in Nations League, “sarà difficile scavallare dicembre”. Eh, quando si è spettatori nella vita, è difficile contare la distanza per tornare a essere protagonisti.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Gian Luca Campagna

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