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Il male oscuro del Cagliari? Troppe reti in casa

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Marcello Polastri, presidente della commissione sport di Cagliari: "Ha anche responsabilità mister Ranieri. La squadra deve ritrovare energia e feeling"

C’è una certa vena di voglia di riscatto da parte del Cagliari ma anche un certo senso di scetticismo per la situazione che si è venuta a creare per la squadra sarda: ultima in classifica, ancora a secco di vittorie, con una rosa che segna col contagocce e che subisce molto il gioco avversario. Abbiamo chiesto a Marcello Polastri, giornalista e scrittore, nonché consigliere comunale di Cagliari, presidente della commissione sport al Comune, il perché di questo male oscuro che si è impadronito dell’undici di Claudio Ranieri.

Vi aspettate una partenza così lenta?

Domenica mi aspetterei, per il Cagliari di mister Ranieri, una partita molto più incisiva giacché giocherà in casa contro il Frosinone. Infatti fervono da giorni i preparativi per questa interessantissima partita, la decima giornata di campionato di Serie A.

9 partite, 6 sconfitte, ultimo in classifica, secondo peggior attacco, seconda peggiore difesa: qual è il male oscuro del Cagliari in questo campionato?

Per il Cagliari penso sia la necessità di ritrovare un feeling tra gli attaccanti, ovviamente, anche di non scoprirsi troppo in difesa, almeno nel primo tempo. Questo match del resto si preannuncia decisivo tra sardi e ciociari, graditissimi nostri ospiti dell'Unipol Domus.

Ha responsabilità il tecnico Ranieri per questa situazione?

La responsabilità, spiace dirlo, ma è quel che penso, è anche del mister, e occorre un rafforzamento tra dialogo ed energia, è necessario far sempre più “squadra”, trovare la motivazione, in un giusto feeling tra energia, determinazione e sangue freddo. A mio avviso questa partita è un vero e proprio test soprattutto per la prima squadra di calcio del capoluogo isolano e dell’intera regione. Il perché è presto detto. In questo campionato solo la Salernitana ad oggi ha subito più gol in gare casalinghe con ben 11 reti ricevute, rispetto alle 9 del Cagliari.

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Contro il Frosinone il Cagliari è all’ultima spiaggia?

Non penso sia così. Perché il campionato è giunto appunto alla decima giornata, ma è innegabile che si tratti di una partita importantissima. La speranza di molti sardi, dei nostri tifosi, è che in questa sfida il Cagliari non incassi appunto una ipotetica decima rete. Che possa spezzare quindi sul nascere un potenziale record negativo per le prime cinque sfide interne, che appunto per la prima volta in un singolo torneo di serie vedrebbero i rossoblù incassare 10 reti. Se così fosse si verificherebbe un punteggio “immobile” mentre altre squadre nel campionato avanzeranno ineluttabilmente. La sfida sta proprio in questo, nel non incassare reti per il Cagliari e vincere. Anche per spezzare questa “sfigata” partenza che vede un “tutto può accadere” quando si gioca a calcio, con palle talvolta imprevedibili.

Quale sarà l’atteggiamento dello stadio Unipol Domus?

Penso sia di bandiere e suoni, tifo e incitamento al goal da subito.

Cosa temi maggiormente per il Frosinone?

È una bella squadra, da non sottovalutare. Capace, ma come del resto il Cagliari, di stupire imprevedibilmente. Ecco perché spero che il Cagliari mantenga il controllo della palla, senza aprirsi sul nascere. Così il Frosinone. Perché il rischio di incassare reti su reti sarebbe per entrambe dietro l’angolo.

Il Cagliari ritrova una sua conoscenza in panchina: Eusebio Di Francesco che sull’isola non ebbe molta fortuna. Qual è il tuo ricordo di questo allenatore?

Di Francesco, tecnico del Frosinone, è un allenatore che proviene dal suo ruolo di centrocampista, e sa bene che il possesso di palla gioca per tutti a favore. La sua parentesi sulla panchina del Cagliari in effetti non è stata delle migliori, con un rendimento dapprima altalenante, per poi diventare addirittura esageratamente sterile, fino al suo esonero. Potrebbe però anche per questo voler dimostrare qualcosa. Una rivincita magari? Cosa ci insegna il passato, la storia del calcio? Scorrendo i dati, il Cagliari risulta storicamente imbattuto nei quattro storici match contro il Frosinone tra la Serie A e la Serie B. La squadra sarda ha però ottenuto il successo soltanto una volta contro il Frosinone, per pareggiare le altre tre gare. Di esse fanno parte anche le due più recenti nel torneo cadetto 2022/23. E se si dice che da un lato se non c’è due senza tre, esiste sempre una prima volta per tutto. Anche per vincere, magari, all’insegna del gioco sano e corretto. In tanti già incrociano le dita prima di raggiungere l'Unipol Domus o di sintonizzarsi con la tanto attesa partita. E… che vinca il migliore.

 

 

1 anno fa
Autore
Gian Luca Campagna

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