Il Frosinone ritrova l'incubo Zapata
A gennaio 2019 il centravanti colombiano ne fece 4 nel match allo Stirpe vinto dagli atalantini 5-0
Scamacca, Muriel, Zapata, Lookman. Questo è l’attacco dell’Atalanta. Ed è assente Tourè, infortunato. E poi c’è De Kelateare, che appare già rigenerato dopo la brutta stagione al Milan. Insomma, la seconda partita del Frosinone appare complessa quanto la prima.
“Davanti potremmo stare anche in cinque” si è lasciato sfuggire ieri nella classica conferenza il tecnico Gasperini. L’Atalanta forse mai come quest’anno si presenta come una squadra che potrebbe dire la sua fino in fondo per lo scudetto. Un azzardo? Chissà, basta guardare l’organico, anche se forse la presenza di un solo play di qualità come Koopmeniers limita il raggio d’azione dei nerazzurri.
Ma andiamo con ordine. Sarà sempre 3-4-1-2. Partiamo dai pali: sarà ancora Musso a giocare, ha ormai vinto da tempo il ballottaggio con Carnesecchi, la difesa a tre (o a cinque, a seconda delle situazioni…) è disegnata su Scalvini centrale, sul bosniaco Kolasinac a sinistra e a destra l’albanese Djimsiti, poi Zappacosta a destra e il giovane Ruggeri a sinistra, Koopmeniers regista, sostenuto dall’altro olandese De Roon, il croato Pasalic spostato appena più avanti, poi la coppia Zapata-Lookman. Attenzione all’amarcord (a seconda dei punti di vista…) datato 20 gennaio 2019: allo Stirpe il centravanti Zapata ne fece quattro, dopo il vantaggio iniziale di Mancini per il rotondo 0-5 finale. All'epoca fu un autentico incubo per la difesa canarina.
Poi, Gasp ha analizzato il match. “Il Frosinone? Sarà una partita difficile, ha dimostrato contro il Napoli che c’è entusiasmo. Sulla differenza dei valori tra le due squadre dico che non ci sarebbero tanti risultati differenti dalle aspettative, quindi dobbiamo stare attenti, perché le partite non sono mai facili. Andiamo a Frosinone a giocare con grande attenzione, perché so che sarà una partita molto combattuta”.
Dicevamo dell’attacco atalantino. In casa canarina c’è il tecnico Di Francesco che intanto ringrazia la presenza di Cheddira, appena ritrovato da Bari, che probabilmente partirà dall’inizio sciogliendo l’opzione tra Cuni e Borelli, rappresentando quel centravanti di peso sognato dalla tifoseria giallazzurra. Se diamo i numeri, il tecnico ciociaro si affiderà al suo 4-3-3, con la difesa formata a destra da Oyono, a sinistra Marchizza, centrali Romagnoli e Monterisi, poi nella terra di mezzo il play Mazzitelli, aiutato da Gelli e Harroui, in avanti Caso a destra e Baez sulla corsia opposta e quindi centravanti il marocchino. In porta andrà Cerofolini, al posto dello squalificato Turati.
Guardando il valore dei singoli qualcuno pronostica che non c’è storia. Sarà. Ma la palla è rotonda e come ha detto Gasp a volte i risultati sono diversi dalle aspettative. Zapata permettendo.
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